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Scuole chiuse a Livorno per l'allerta meteo. La dirigente Mariani: «Usiamo la “Dad”»

Stefano Taglione
La preside dell'Iti, Manuela Mariani
La preside dell'Iti, Manuela Mariani

La responsabile dell’Iti Galilei: «Il Governo dovrebbe proporre la didattica a distanza, prendiamo ciò che di buono ci ha lasciato il Covid»

31 ottobre 2023
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LIVORNO. «Quando vengono diramate le allerta meteo, per consentire ai ragazzi di non saltare il giorno di scuola, bisognerebbe introdurre nuovamente la didattica a distanza. Non possiamo essere, però, noi dirigenti scolastici a farlo. Serve un intervento governativo. Della pandemia qualcosa di buono è rimasto, come ad esempio la “Dad”: approfittiamone e non gettiamo via le esperienze che in passato hanno funzionato».

A parlare è la preside dell’Iti Galilei, Manuela Mariani, che durante il periodo Covid-19, sia al tecnico industriale che al liceo Cecioni dove è stata reggente prima dell’insediamento nel settembre scorso del collega Rino Bucci, ha sperimentato con successo le lezioni a distanza insieme ai suoi docenti, con tablet e computer consegnati ai ragazzi. «Una riflessione sulle modalità alternative quando si verificano le allerta meteo – prosegue la preside – è doverosa. Non discuto le decisioni dei sindaci, visto che penso che la sicurezza delle persone venga prima della didattica, dico solo che se il Governo ci concedesse di poter svolgere la didattica a distanza, solo per i giorni di chiusura legati al maltempo, potremmo aggirare l’ostacolo. Del resto, per mantenere i 200 giorni di scuola per non invalidare l’anno, a lungo andare saremmo obbligati a rivedere il calendario dei giorni liberi aggiunti decisi un anno fa. Una decisione che dovremo prendere, principalmente, per mettere in difficoltà i nostri studenti dal punto di vista didattico».

Per questo Mariani si fa promotrice del ricorso alla “Dad” in caso di emergenza. «Senza dimenticarsi – prosegue – che la didattica a distanza implica un’organizzazione non di poco conto. Bisogna mettere in condizioni sia i docenti, che gli alunni, di farla. I dipendenti e gli studenti devono essere supportati e non lasciati soli».
 

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