Il Tirreno

Livorno

La tragedia

Schianto in auto contro un Tir, muore a 29 anni arbitro livornese: chi era Alessandro

di Stefano Taglione
A sinistra Alessandro Donati, a destra la scena dell'incidente
A sinistra Alessandro Donati, a destra la scena dell'incidente

L’incidente in via Leonardo Da Vinci: Donati era da solo a bordo della macchina. Il fratello, Francesco, gioca in Serie B. Il cordoglio di Cna

09 settembre 2023
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LIVORNO. È morto a 29 anni nello schianto contro un Tir. Risveglio choc per tutta la città, quello di sabato 9 settembre, per la morte di Alessandro Donati, arbitro di calcio cresciuto nel quartiere delle Sorgenti, dipendente della Cna e fratello maggiore del terzino sinistro del Lecco, in prestito dall’Empoli, Francesco. Il giovane, che lavorava nell’ambito degli apparati di sicurezza, stava probabilmente tornando a casa verso via Borra, dove abitava, quando in via Leonardo Da Vinci, all’altezza del distributore Ip, attorno alla mezzanotte e mezza ha impattato violentemente contro un camion che sopraggiungeva in senso contrario, in direzione dell’ingresso della Fi-Pi-Li, e ha perso la vita quasi istantaneamente.

La dinamica

Sulla dinamica del tragico incidente stanno indagando gli agenti della polizia municipale, subito intervenuti sul posto insieme alle volanti della polizia di Stato, che hanno fermato il traffico e chiuso provvisoriamente la strada. Lo scontro sarebbe stato frontale, fra le parti sinistre di entrambi i mezzi. La Peugeot 208 blu con al volante Donati, dalle immagini, appare completamente devastata proprio su quel lato, e quasi intatta nella parte opposta, con le lamiere volate in strada, a diverse decine di metri di distanza: a seguito dell’impatto con la motrice del camion, infatti, l’utilitaria di nuova costruzione è letteralmente rimbalzata contro il muro dall’altra parte della carreggiata. Arrestando lì la sua corsa. Il Tir – semirimorchio danese della compagnia Svend Sørensen Spedition A/S e motrice rumena – è rimasto sempre nella sua corsia, senza invadere quella opposta. Alla guida un trentunenne rumeno, illeso fisicamente, ma sotto choc, motivo per il quale è stato portato in ospedale. Probabilmente – è la prima ipotesi degli inquirenti, coordinati dal procuratore Ettore Squillace Greco – è che l’utilitaria con al volante la vittima abbia leggermente invaso la traiettoria del camion fino all’impatto mortale.

I soccorsi

Immediati i soccorsi dopo la chiamata al 112, arrivata alla centrale unica di Firenze a mezzanotte e 35 minuti. Sul posto sono state inviate un’ambulanza con a bordo il medico della Svs di via San Giovanni e un secondo mezzo di emergenza, con l’infermiere dell’Asl, della Misericordia di via Verdi. I vigili del fuoco, giunti insieme ai sanitari, hanno liberato il ragazzo dalle lamiere. Inizialmente era cosciente, e respirava, ma purtroppo già quando è stato tirato fuori dall’abitacolo la situazione era gravemente compromessa e i volontari, con il dottore, non hanno potuto fare niente per salvarlo. E ne è stato dichiarato il decesso prima che potesse essere trasportato al pronto soccorso. La salma, dopo il nullaosta del procuratore capo, è stata trasferita al cimitero dei Lupi dalle onoranze funebri della Svs e nei prossimi giorni, dopo che saranno ultimati gli accertamenti dell’ufficio incidenti della polizia locale, potrebbe essere disposta l’autopsia per stabilire con esattezza le cause del decesso, ad esempio se prima dello scontro il giovane abbia avuto un malore improvviso.

Mezzi sequestrati

Per il momento la procura ha sequestrato tutti i mezzi: il semirimorchio danese che trasportava generi alimentari, la motrice rumena e la Peugeot 208 blu semidistrutta, oltre ai resti della macchina sparsi per decine di metri in linea d’aria attorno al luogo dell’impatto, come le portiere e i fanali.

Il ricordo di Cna

"Sempre sorridente, mai arrabbiato, benvoluto e stimato da tutte le aziende che seguiva con competenza nel settore della sicurezza sul lavoro e nella relativa formazione". Così i colleghi di Cna ricordano Alessandro Donati. Era entrato nel Sistema Cna attraverso un progetto di servizio civile dedicato alla sensibilizzazione alla sicurezza sul lavoro nelle piccole e medie imprese; subito si era fatto apprezzare per le sue qualità umane e professionali (essendo laureato nella specifica triennale dedicata alla sicurezza sul lavoro) e al termine del progetto è entrato nel 2018 nel settore sicurezza e ambiente del sistema associativo Cna. “In questi anni – ricorda il direttore generale Dario Talini - ha seguito imprese, artigiane e non, di diversi settori produttivi e di servizio in tutta la provincia di Livorno, analizzandone i rischi, curandone i piani della sicurezza e la formazione di titolari e dipendenti. Dal suo ingresso Alessandro ha mostrato un grande valore umano, è sempre stato un ragazzo serio ed appassionato, pieno di interessi e curiosità Ogni volta che lo incrociavi non mancava mai di sorridere ed esprimere tutta la sua gentilezza, lascia nei cuori dei colleghi un grande vuoto”.

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