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Livorno, Bertolini cresce ancora e acquisisce l’empolese Palagini: i motivi dell’operazione

di Flavio Lombardi
Livorno, Bertolini cresce ancora e acquisisce l’empolese Palagini: i motivi dell’operazione

Il gruppo con sede legale a Guasticce opera anche a Viareggio e Faenza. Col nuovo ingresso più opportunità di sviluppo e consolidamento sui mercati

06 settembre 2023
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GUASTICCE. Il gruppo Bertolini diventa proprietario della società Palagini Siderurgica di Empoli, una azienda storica le cui radici affondano nel lontano 1936. La realtà è guidata da Pier Giovanni Bertolini, pontremolese di nascita, pisano di adozione. La sede legale dell’azienda è a Guasticce, dove c’è Siderimport3 Srl Prodotti Siderurgici di Livorno che dispone di un magazzino di 7 mila metri quadrati coperti e che insiste su un’area di 20.000 metri di piazzali. L’operazione è stata formalizzata il primo settembre. L’assorbimento dell’azienda empolese, appena entrata “in famiglia” con i suoi 20 dipendenti, va così a incrementare i 30 lavoratori in forza allo stabilimento di Guasticce e gli altri 40 distribuiti fra gli impianti di Viareggio e Faenza, e che contribuiscono a raggiungere un fatturato di 50 milioni l’anno per la produzione e vendita diretta di prodotti siderurgici in pronta consegna.

Ci troviamo a Guasticce, uscita della superstrada Fi-Pi-Li interporto est, zona strategica. Pier Giovanni, 74 anni, racconta quando tutto nacque. Dirigente della Magona di Piombino, nel 1985 per sua iniziativa e di altri esperti nel settore della siderurgia nazionale, decide di mettersi in proprio portandosi dietro il know out, partendo insieme a quello che all’epoca era direttore generale Italsider e pure consuocero di Cesare Romiti. Andando da subito a costituire una compagine solida e rispettata nell’ambiente, che conserverà a lungo le caratteristiche di centro di servizio siderurgico rivolto al mercato dei laminati piani. Lavorano bene. Le richieste non mancano e non tarda la necessità di allargarsi.

Sul finire degli anni Novanta, Siderimport3 acquisisce il ramo d’azienda Sidercomit di Livorno direttamente da Ilva e continua a distribuire gli stessi prodotti della acciaieria originaria, nel 2006 poi entra nel gruppo di acquisto Sidercenter, primo gruppo d’acquisto di prodotti siderurgici in Italia. La marcia non si ferma certo qui. Anzi, procede sempre più spedita. Perché nel 2011, si ingloba pure Acciaioservice Srl, azienda con due sedi: a Faenza per la distribuzione di prodotti siderurgici in Romagna, a Montichiari (Bs) come centro di servizio di trasformazione dei coils in nastri, bandelle e lamiere destinati a tutto il territorio nazionale. Nel 2017 entra a far parte del gruppo anche Ispra Srl con il magazzino di Viareggio.
«Abbiamo rilevato con questa ultima mossa una azienda storica e ne vado fiero - dice Bertolini riferendosi a Palagini - perché si tratta di un brand molto conosciuto, forte e rispettato per la qualità della sua produzione. Il mio gruppo ha così compiuto un ulteriore salto in avanti, garantendo alla propria clientela a radice soprattutto regionale di vedersi garantita, con assoluta certezza e puntualità, la fornitura di ciò che necessita per il processo di costruzioni. Lavoriamo e distribuiamo prodotti siderurgici e la Palagini diventerà adesso Bertolini Siderurgica srl. Azienda sana, un tempo leader in Toscana, che ho sempre molto ammirato, da 20 milioni di fatturato attuali e che apparteneva al gruppo Clerici di Brescia. Un colosso da oltre un miliardo di euro di fatturato che però è più specializzato nel settore dell’idrotermo sanitario».
Il passaggio della Palagini dal gigante lombardo è presto svelato. «Sono stati i miei buoni rapporti personali con Paolo Clerici e la nostra credibilità sul mercato che hanno permesso che l’operazione procedesse senza intoppi. E poi, per la Clerici era una parte minimale dell’intero progetto, mentre per noi rappresentava una soluzione strategica. Brindiamo ad una chiusura che alla fine trova tutti estremamente soddisfatti».

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