Il Tirreno

Livorno

Sos criminalità

Addio alla pausa caffè nelle scuole di Livorno: «Via i distributori automatici, attirano i ladri»

Stefano Taglione
Una macchinetta sfasciata
Una macchinetta sfasciata

All'istituto comprensivo Bartolena, ben sette plessi, macchinette rimosse. La preside: «Ce n’è rimasta una e l’hanno assaltata»

16 maggio 2023
2 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO. Addio alla pausa caffè fra una lezione e l’altra. Un “lusso”, purtroppo, che le scuole Bartolena non possono più permettersi. Non perché la bevanda calda costi troppo, anzi: il problema è che sempre più spesso, come del resto accade anche in altri istituti comprensivi della città, i ladri di notte spaccano tutto per introdursi nei luoghi dell’istruzione pur di assaltare i distributori automatici e racimolare i pochi spiccioli contenuti nelle gettoniere. Provocando enormi danni al patrimonio pubblico.

L’ultimo episodio è accaduto nella notte fra sabato 13 e domenica 14 maggio alla scuola primaria e secondaria di primo grado Villa Corridi, in via del Vecchio Lazzeretto, alla Leccia. I malviventi, forzando una porta che è già stata riparata, hanno infatti preso di mira la macchinetta del caffè rubando gli spiccioli contenuti al suo interno e scappando prima dell’arrivo delle volanti della polizia di Stato, intervenute con gli agenti della questura subito dopo che era scattato l’allarme. «Purtroppo non possiamo più permetterci il “lusso” di prenderci il caffè – sottolinea Maria Oriti, la dirigente scolastica delle Bartolena – perché i distributori attirano i ladri. Di conseguenza, già prima di questo ultimo episodio, avevo comunque già deciso di farle rimuovere. I ladri, quando entrano dentro, non rubano altro: vanno diretti ai dispenser delle bevande per racimolare i pochi spiccioli nascosti all’interno, quelli nella gettoniera, rompendo tutto. Lo hanno fatto anche stavolta, senza provocare per fortuna danni all’ingresso forzato, che ho già fatto riparare e che al momento è tornato in sicurezza».

La macchinetta del caffè della scuola media Villa Corridi, assaltata l’altra notte, era l’unica rimasta nel comprensivo livornese, che conta sette plessi fra infanzia (Ciribiciccioli, Salviano e La Rosetta), primaria (Cattaneo, Lambruschini e appunto Villa Corridi, che è anche media) e secondaria (Bartolena). «Se altrove non ci sono più le macchinette – conclude la preside – a Villa Corridi ce n’era rimasta una. Era già in programma la rimozione, con l’azienda che doveva tornare a riprendersela, ma purtroppo i malviventi sono arrivati prima». l


 

Primo piano
Il reportage

Volterra, crollo delle mura: Liliana è salva per miracolo. Il palazzo evacuato, il precedente e milioni di danni in una domenica di paura

di Sabrina Chiellini