Nove chili di cocaina sul rimorchio: camionista condannato a sei anni
Livorno: era stato fermato dalla guardia di finanza mentre stava salendo sulla nave Moby Wonder diretto a Olbia. Con sé anche due cellulari criptati
LIVORNO. Sei anni di reclusione per aver trasportato nove chili di cocaina su un camion. È quanto deciso dalla giudice per le indagini preliminari Tiziana Pasquali, che ha condannato l’autotrasportatore sardo Michele Benzi per detenzione ai fini di spaccio di quantità ingente di sostanze stupefacenti. L’uomo, cinquantaduenne e originario del piccolo comune nuorese di Silanus, era stato arrestato dalla guardia di finanza di Livorno mentre il 22 novembre scorso si stava imbarcando con il mezzo pesante sul traghetto Moby Wonder diretto a Olbia, in Sardegna, la regione dove risiede.
Durante un controllo di routine con i labrador antidroga del comando provinciale (Jambo e Brook), i cani dei militari dell’area portuale hanno però fiutato la cocaina. La droga, infatti, era chiusa in un borsone nascosto nel rimorchio del Tir, suddivisa in otto panetti impacchettati. «La cocaina sequestrata avrebbe fruttato al dettaglio, per diverse decine di migliaia di dosi – avevano spiegato le fiamme gialle subito dopo il sequestro – oltre tre milioni e mezzo di euro». Durante la perquisizione le fiamme gialle avevano anche sequestrato due cellulari criptati, secondo gli inquirenti utilizzati dal camionista per comunicare con chi gli aveva consegnato la “polvere bianca”.
Benzi, scortato dalla polizia penitenziaria, ieri mattina è comparso nella camera di consiglio del tribunale per essere giudicato in rito abbreviato, con lo sconto automatico di un terzo della pena. Difeso dagli avvocati Francesco Lai di Nuoro e Marta Gaiotto di Livorno, con la pubblico ministero titolare dell’inchiesta Ezia Mancusi, non le sono state riconosciute le attenuanti generiche, ma solo lo sconto di un terzo rispetto alla pena base definita in nove anni per l’elevato quantitativo di cocaina e il valore milionario sul mercato al dettaglio. «Stiamo valutando se fare appello», è il commento dei due legali. Al termine dell’udienza Benzi, senza alcun precedente penale prima dell’arresto, è stato riaccompagnato nel penitenziario di viale delle Macchie.