Il Tirreno

Livorno

L'operazione

Agenti picchiati durante uno sfratto alla Scopaia con il portasciugamani di ferro

Stefano Taglione
Agenti durante uno sfratto
Agenti durante uno sfratto

Livorno: in due della municipale finiscono in ospedale dopo aver sfondato la porta del bagno dove il cinquantenne, poi arrestato, si era barricato per poi aggredirli

28 marzo 2023
2 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO. Ha mandato all’ospedale due agenti della polizia municipale colpendoli con un portasciugamani di ferro dopo essersi barricato nel bagno. È stato uno sgombero culminato in violenza quello eseguito lunedì 27 marzo in un alloggio popolare di viale Città del Vaticano, alla Scopaia, dove il personale del comando cittadino, giunto nel quartiere per liberare l’appartamento di proprietà di Casalp, ha invece arrestato per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale il cinquantenne Mustapha Mahfoud, un cittadino italiano di origini marocchine.

L’uomo, che abitava lì con il figlio adolescente, davanti agli agenti ha sostenuto di non sapere nulla del provvedimento di decadenza dell’immobile in cui viveva. Di non essere a conoscenza, insomma, dello sfratto che comunque dal Comune risulta regolarmente notificato. Così, alla vista della forza pubblica, dopo un’iniziale tranquillità ha dato in escandescenze. Prima, infatti, in disaccordo con lo sgombero si è rifugiato nel bagno, costringendo i vigili a sfondare la porta della toilette. Poi, mentre questi ultimi cercavano di placare gli animi e portarlo via, li ha colpiti con un portasciugamani di ferro, costringendoli alle cure del pronto soccorso per le ferite riportate. Dopodiché, sempre nel bagno, i poliziotti sono riusciti a immobilizzarlo e ad ammanettarlo. Dall’ospedale, i due agenti coinvolti nelle botte, sono stati dimessi con tre e cinque giorni di prognosi. Al pronto soccorso, per essere medicato e visitato, dopo essere stato riportato alla calma è andato anche Mahfoud, un uomo che a Livorno prima d’ora non aveva mai creato problemi e che ha un lavoro. La decadenza dell’immobile è stata dichiarata perché in passato avrebbe subaffittato l’appartamento (lui non avrebbe abitato lì per un periodo). Difeso dall’avvocata Isabella Milianti, ieri è comparso in tribunale per l’udienza di convalida e l’arresto è stato convalidato: per lui, il giudice Ottavio Mosti, ha previsto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per tre volte alla settimana.

 

Primo piano
Le celebrazioni

25 Aprile, Francesco Guccini: «Con Meloni tira una brutta aria ma sorge una nuova Resistenza» – Video

di Mario Neri