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Livorno, per l’Italbasket i disabili pagano il parcheggio: «È stato un errore»

di Alessandro Lazzerini
Livorno, per l’Italbasket i disabili pagano il parcheggio: «È stato un errore»

Il gestore del PalaModì: «Saranno rimborsati»

26 febbraio 2023
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LIVORNO. La festa degli ottomila del Modigliani Forum ha fatto il giro d’Italia e la serata di giovedì è stata un successo enorme per la pallacanestro cittadina e per tutta Livorno. A margine di questo però si è creata, nelle ore successiva alla gara, una polemica legata al parcheggio per i disabili fuori dal palasport. A raccontare la vicenda è Valerio Vergili, garante dei diritti delle persone con disabilità a Livorno, assieme al suo accompagnatore Riccardo Di Paco.

«Una volta entrati nel parcheggio abbiamo chiesto dove fossero i posti riservati ai disabili e l’addetto al parcheggio, assieme al gestore, ci hanno indicato la via. Una volta arrivati al parcheggio – spiegano – ci hanno chiesto di pagare 5 euro, sicché abbiamo chiesto spiegazioni. La risposta è stata che i parcheggi erano a disposizione dei disabili ma dovevamo pagare. Lo abbiamo fatto e siamo andati subito a chiedere spiegazione al gestore. Lui ha allargato le braccia come a dire che fosse una cosa normale e siamo entrati al palazzetto veramente dispiaciuti per l’accaduto». Il problema non sono i 5 euro, sottolinea Vergili. «Assolutamente. È una questione di principio. Nella mia situazione ci sono trovate altre 10-15 persone, è stata una caduta di stile notevole». Diametralmente opposta l’opinione di Riccardo Rossato, tra i soci della società che gestisce il PalaModì, e gestore del parcheggio fuori dal palazzetto. «Sono parole che mi amareggiano e mi infastidiscono visto l’impegno che ho nel sociale da anni e il Derby delle Stellette insieme a “In Cammino con noi” e “Volare senz’ali ne è la conferma più evidente” – esordisce Rossato -. Detto questo noi ci siamo trovati a gestire ottomila persone a fronte di 600 posti auto che sono a disposizione del Modigliani Forum, solo per rendere l’idea del caos che c’era in quel contesto». Ecco quindi la spiegazione di Rossato sull’accaduto. «Non c’è nessuno legge che obbliga la gratuità del parcheggio per i diversamente abili negli spazi privati e basta vedere che questo non accade neanche nelle più grandi arene italiane come la Unipol Arena di Bologna o a San Siro a Milano. Se qui il parcheggio disabili è sempre stato gratuito è per una nostra decisione morale, e sottolineo che lo facciamo molto volentieri, ma ripeto che non c’è alcuna legge dato che si pensa a risolvere i problemi di mobilità e non economici. Per quanto riguarda giovedì sera avevamo dei dipendenti nuovi che non hanno seguito la direttiva, ma le persone diversamente abili che hanno pagato saranno quattro o cinque. In ogni caso basta che venga presentato lo scontrino e verranno rimborsati senza problemi». Lo sguardo di Rossato si proietta in avanti, ad una possibile soluzione che possa rendere la situazione migliore per tutti. «Il problema più grande in queste occasioni è che nel caos, come spiegato prima, ci sono anche tante persone che si presentano con il tagliando di invalidità sull’auto senza la persona diversamente abile a bordo. In questo momento i parcheggi riservati ai disabili sono 12, uno ogni 50 come previsto dalla legge. La mia idea è aprire il parcheggio sul lato del circolo di tennis, utilizzato giovedì per i vip, e destinarlo esclusivamente ai disabili. I 40 posti saranno gratuiti e riservabili su prenotazione. Questo moltiplicherà gli spazi e permetterà anche a noi di controllare al meglio la regolarità della situazione. Mi sembra la soluzione migliore per tutti».
 

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