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Anche a Livorno sulle tessere sanitarie mancano i chip, si torna all'antico

Anche a Livorno sulle tessere sanitarie mancano i chip, si torna all'antico

Per molte prestazioni bisogna andare allo sportello

21 febbraio 2023
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i Franco Marianelli

Livorno Gli esperti a livello mondiale si lamentano del chip-crunch, a Livorno e nel resto d’Italia semplicemente imprechiamo contro il Servizio sanitario nazionale (in questo caso innocente) per l’arrivo nella propria cassetta delle lettere delle nuove tessere sanitarie senza chip. Innocente per due motivi: il primo è che l’invio di questi documenti è da sempre comunque appannaggio della Sogei, società controllata dal Ministero delle Finanze, e non delle Aziende Usl (non a caso, prima ancora di documento sanitario, il “tesserino” ha valenza di codice fiscale), la seconda è che l’arrivo delle nuove carte “dechippate”, al di là del soggetto inviante, è dovuto addirittura ad un problema mondiale relativo al suddetto chip-crunch ovvero alla scarsa disponibilità di silicio (semiconduttori), materia prima per la creazione dell’utilissimo quadratino dorato. La distribuzione delle tessere prive del chip ha avuto inizio il giugno scorso ma la speranza era che di lì a poco tempo il problema potesse essere risolto.

Prima del 2023 l’utente che avesse avuto la tessera in scadenza, tramite un procedura da formulare presso un totem sanitario, avrebbe avuto la possibilità di prorogare la vecchia carta continuando quindi di usufruire dei servizi che il sistema ti permette da anni di avere ovvero quella di attingere ai totem per ritiro analisi, cambio medico, pagamento di ticket e altro. Ma dall’inizio di quest’anno la proroga è venuta meno. Secondo alcune riviste specializzate avrebbe contribuito a provocare la carenza di silicio nel mondo pure la guerra in Ucraina.

Sostanzialmente quindi siamo quasi tornati all’antico ovvero alla necessità di effettuare determinate prestazioni allo sportello a meno che non si acceda a quei servizi informatici Usl (ad esempio la prenotazione di analisi laboratorio) utilizzabili anche senza tessera con chip.

Per ulteriore chiarezza: la tessera senza chip rimane valida in qualità di codice fiscale e per la sua valenza Team (tessera europea assistenza malattia) ma non potrà essere utilizzata per accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione come quelli, oltre quelli di cui sopra della sanità, per il registro elettronico della scuola, il catasto, il registro telematico delle imprese e altri servizi pubblici.

Se in possesso del documento sul quale è riportato la data della prenotazione (foglio prenotazione) grazie al codice a barre stampato sarà possibile comunque accedere alle macchinette per il pagamento del ticket o visite libero professionali.

Gli aspetti negativi però non sono finiti in quanto la Cse (Carta sanitaria elettronica) una volta attivata negli ambulatori o nelle farmacie (senza chip non può esserlo) diventava automaticamente la memoria di tutti i passaggi sanitari dell’interessato, utilissima nelle varie fasi della vita. Addirittura poteva salvare la vita: in caso di ricovero a un Pronto soccorso privo di conoscenza in codice rosso un medico del servizio avrebbe potuto accedere ai dati contenuti nella tessera (unico caso previsto senza il consenso dell’interessato) e verificare le tue patologie in corso per essere facilitato nella diagnosi. l

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