“Saltimbanchi”, il murale l’arte incontra la disabilità Al centro Oami: inaugurazione e spettacoli, poesia. P
Festa in Borgo San Jacopo con Uovo alla Pop: street tour in bici
Livorno Uno spettacolo di murale. E un murale che fa spettacolo. È entrambe le cose “Saltimbanchi”, quella splendida creazione firmata Oblo (Giulia Bernini)che oggi, 31 luglio, dalle 19 non solo sarà inaugurato, ma trasformerà borgo San Jacopo 136 in una sorta di ombelico del mondo di colori, street art, arte e amore per il sociale e per l’inclusione. Sì, perché il murale è stato realizzato sulla facciata del centro Oami, che si occupa di disabili. «Alle 19 è previsto il taglio del nastro – dicono dal collettivo rosa di street artist Uovo alla Pop – ‘Saltimbanchi’ è stato realizzato sulla facciata di Oami a coronamento di un percorso laboratoriale condotto da Uovo alla Pop e Atelier delle arti sul corpo». La giornata di festa prevede alle 18.30 uno street art tour in bicicletta con Libera Capezzone (partenza da Uovo alla Pop, prenotazioni al numero 347 2942240); e ancora alle 19 l’inaugurazione; alle 19.15 introduzione di Pier Giorgio Curti; alle 19.30 ‘Poesie dal cilindro’, performance poetica scritta e interpretata da Viola Barbara, Francesca Ricci, Lara Gallo e Asia Pucci con opere di P. Cavalli e poesie originali di Letizia Lettori.
A seguire un brindisi e la visita della mostra Saltimbanchi curata da Michael Rotondi, con i lavori dei ragazzi (info e prenotazioni 0586813861; livorno@oami.it).
Tutto parte dal progetto dal titolo 'FigurAzioni' finanziato da Fondazione Livorno che ha messo in relazione i due laboratori preesistenti (danza e fotografia/collage), facendoli comunicare in maniera interattiva e dando corpo fotografico e poi pittorico alle figure e alle coreografie di danza curate da Atelier delle Arti attraverso il lavoro sull’espressività artistica, pose plastiche e fotografie dei partecipanti curato dall’associazione Uovo alla Pop.
L’incontro tra il mondo della disabilità e il settore delle arti e dello spettacolo ha consentito al centro Oami, quindi, di ampliare a implementare le attività ricreative a scopo terapeutico che da anni svolge all’interno sia della casa Famiglia sai del centro diurno.
In definitiva, le creazioni coreografiche che sono scaturite dal laboratorio di danza sono diventate materiale ad uso e consumo del lavoro sull’espressività visiva e contemporaneamente oggetto e soggetto protagonista delle opere fotografiche, di collage e murarie.
Le FigurAzioni che sono state dipinte sulla facciata della casa famiglia hanno la peculiarità di nascere come immagini in movimento nell’atto della creazione artistica e contemporaneamente essere oggetto di auto-rappresentazione attraverso il lavoro di trasposizione dell’immagine reale in istantanea fotografica e successivamente creazione dell’opera muraria. «Uno scambio di ritratto, io coloro te, te colori me, ripasso i tuoi occhi, la forma del tuo mento, coloro la tua fronte. Una mostra dadaista, di collage, découpage, carta da parati, divertimento e lavoro serrato. Imparo a conoscere le tue mani per poi stringerle», si descrive l’evento e le creazioni.
F.S.