Il Tirreno

Livorno

alleanza fra le due città 

Idea: alle ex terme liberty un polo tecnologico per collegarci di più a Pisa

Simeone e Lanzetta a destra insieme a Gabriele Cerofolini, Luca Wiegand e Antonio Piazzi
Simeone e Lanzetta a destra insieme a Gabriele Cerofolini, Luca Wiegand e Antonio Piazzi

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LIVORNO. Il gruppo FlyBy, compreso la controllata I-Em sul fronte delle energie rinnovabili, ha il proprio quartier generale in una delle “torri” in zona Porta a Terra. La collocazione non è un caso: siamo alle spalle della stazione ferroviaria, e i giovani “cervelli” di ingegneri e specialisti si muovono sull’asse fra Livorno e Pisa come se fossero due quartieri di una stessa città. «Abbiamo pensato di dotarli di un monopattino per arrivare con facilità dalla stazione: del resto Pisa e Livorno sono così vicine – dice l’ingegner Emilio Simeone, fondatore e amministratore delegato del gruppo – che in un quarto d’ora grazie alla ferrovia si va dall’una all’altra.

Il campanilismo va bene per gli sfottò del tifo, l’imprenditore-scienziato labronico invece mette l’accento sugli effetti positivi che potrebbe avere un maggiore intreccio fra le due città: a beneficio anche di Livorno che avrebbe in dote un legame più stretto fra le proprie imprese e il “giacimento” di intelligenze che l’università di Pisa sforna a getto continuo.

«Per le imprese che hanno scelto di localizzarsi intorno alla stazione già adesso Pisa è quasi più vicina di Antignano, Castellaccio o Quercianella: non c’è nemmeno da spingere al trasferimento del singolo lavoratore, può stare benissimo a Livorno o a Pisa a seconda delle sue preferenze personali e lavorare nell’altra città o magari in tutte e due perché c’è da portare avanti qualche progetto». Inutile dire che il rafforzamento del trasferimento tecnologico e della collaborazione scientifica fra le due città potrebbe avvantaggiare entrambe, noin foss’altro per gli effetti che ha agli effetti localizzativi la presenza di un porto come Livorno e un aeroporto come Pisa.

Per questo Simeone – al lavoro a Porta a Terra insieme al responsabile tecnico Ciro Lanzetta e a un team di giovani studiosi composto da Gabriele Cerofolini, Antonio Piazzi e Luca Wiegand – indica un’idea: «Si pensa di recuperare giustamente le ex terme liberty del Corallo: benissimo, è un patrimonio per Livorno. Ma perché non immaginare di farne la “casa” di imprese e laboratori high tech in stretto contatto con l’Università di Pisa? Con la stazione ferroviaria a un passo potrebbe essere un legame forte fra le due città, e un legame concreto e operativo nella quotidianità dei progetti tecnologici».


 

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