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verso l’estate 

Il Comune punta sul turismo dei nudisti

Il Comune punta sul turismo dei nudisti

Al Sassoscritto e Calignaia due zone dove spogliarsi senza sanzioni. Il Romito gay friendly. Belais: «Noi come la Croazia»

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LIVORNO. Chi vorrà fare nudismo sul mare livornese, potrà farlo senza incorrere in multe e denunce in due zone del Romito, che da anni, in realtà, già accoglievano i naturisti ma senza autorizzazioni.

Adesso, con uno degli ultimi atti della giunta Cinque Stelle, le aree sono state ben identificate e regolamentate. Si tratta di Punta Combara e Punta del Miglio, la prima immediatamente a sud del Ponte di Calignaia, dove è presente una discesa non segnalata da alcun cartello ma ben strutturata con una scala di pietra, e la seconda in corrispondenza della discesa n. 12 del Sassoscritto.

«Le aree individuate ben si prestano alla pratica del naturismo e del nudismo ad esso legato, considerato che da alcuni decenni sono abitualmente frequentate da livornesi, ma anche da turisti provenienti da ogni parte d’Italia e d’Europa, che amano prendere il sole nudi. Queste spiagge sono anche segnalate nei siti e nelle pubblicazioni delle associazioni naturiste», sottolinea l’assessore Belais, che ha voluto questo percorso.

Le due aree rimarranno libere ed accessibili a tutti. Saranno delimitate e indicate da adeguata segnaletica e cartellonistica. «I cartelli informeranno che all’interno di quella delimitazione è possibile prendere il sole nudi, e avranno quindi anche la funzione di evitare situazioni imbarazzanti dovute alla presenza di persone che non gradiscono il naturismo, assicurando il pieno rispetto di tutte le sensibilità», evidenzia una nota di palazzo civico.

Alla discesa 12, quella del Sassoscritto, storicamente frequentata dalla comunità Lgbt (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender), nella cartellonistica sarà indicata la dicitura “Questo è un tratto di costa lgbti friendly”, con bandiera arcobaleno e traduzione in inglese.

«Ho ricevuto una delegazione dell’associazione Anita, l’ Associazione Naturista Italiana – dichiara l’assessore Belais – che mi ha rappresentato gli importanti numeri del naturismo sul fronte turistico, che conta in Europa più di venti milioni di praticanti, ma che l’Italia è in grado di accogliere solo parzialmente, potendo contare su poche strutture e su pochissime spiagge autorizzate. Sulla scia di altri comuni come San Vincenzo e Capoliveri, che hanno autorizzato tratti di litorale alla pratica del naturismo con interessanti ritorni economici sul territorio, come amministrazione comunale abbiamo voluto individuare, nel rispetto della normativa, due oasi naturali lungo la splendida costa livornese dove praticare il naturismo in un contesto molto conosciuto per la sua particolare bellezza e per il notevole valore ambientale, tra il mare e la macchia mediterranea, che da sempre esercita un forte richiamo per visitatori e turisti».

«Ci tengo inoltre a sottolineare - aggiunge Belais - che la delimitazione di queste aree con segnali e cartelli servirà ad evitare l’elevazione di sanzioni da parte delle autorità, come invece spesso avviene a carico dei naturisti che prendono il sole nudi in spiagge appartate ma non delimitate e segnalate. Multe e sanzioni scoraggiano il naturismo, danneggiando l’interesse turistico. Noi vogliamo andare in un’altra direzione, come hanno fatto Francia, Spagna e Croazia, paesi dove il naturismo è incentivato in quanto opportunità turistica per il territorio».

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