Blocco dei siti porno dal 12 novembre fallito: ecco quali sono quelli ancora accessibili liberamente
Nel primo giorno di applicazione, il quadro appare però ancora incompleto. Su 45 portali segnalati soltanto tre hanno adottato misure concrete
Dal 12 novembre entrano in vigore le nuove disposizioni dell’Agcom che mirano a limitare l’accesso dei minori ai contenuti per adulti. L’Autorità garante per le comunicazioni ha imposto ai principali portali pornografici di introdurre sistemi di verifica dell’età, capaci di certificare la maggiore età degli utenti e al tempo stesso garantire la tutela della privacy.
La situazione al debutto
Nel primo giorno di applicazione, il quadro appare però ancora incompleto. Su 45 siti segnalati dall’Agcom (qui la lista completa), soltanto tre hanno adottato misure concrete. La maggior parte dei portali continua a funzionare come sempre: basta cliccare sul tradizionale banner che chiede di confermare di essere maggiorenni per accedere liberamente ai contenuti.
I siti conformi
Tra i portali che hanno scelto di adeguarsi c’è OnlyFans, piattaforma ormai celebre per i contenuti personalizzati offerti dai creator. Il sito ha introdotto il sistema di verifica sviluppato da Yoti, applicazione specializzata che promette procedure sicure e criptate. Anche Chaturbate ha implementato nuove misure, mentre Bang! ha deciso di sospendere temporaneamente il servizio in Italia, spiegando che il nostro Paese ha adottato uno dei sistemi di controllo più rigorosi dell’Unione Europea.
Le prospettive
La decisione di Agcom apre un nuovo capitolo nel dibattito sulla regolamentazione dei contenuti online. Se da un lato l’obiettivo è proteggere i minori, dall’altro resta aperta la questione della privacy e della gestione dei dati sensibili degli utenti. Nei prossimi mesi sarà cruciale capire quanti portali si adegueranno e come evolverà il rapporto tra libertà di accesso e tutela dei più giovani.
