Milano, donna aggredita e accoltellata in piazza Gae Aulenti: preso l’aggressore, aveva già colpito nel 2015
La 43enne è stata portata in ospedale in gravi condizioni. L’uomo è stato riconosciuto dalla gemella che l’ha visto nelle immagini diffuse dai carabinieri
MILANO. Una fuga di quasi 11 ore terminata in un hotel di Milano dove era ospite da qualche giorno dopo la fuga da una comunità di recupero del Varesotto. A riconoscerlo la sorella gemella che lo ha visto nelle immagini diffuse dall'Arma dei carabinieri su autorizzazione della Procura dopo una ricerca incessante.
Aveva già colpito nel 2015
Si tratta di Vincenzo Lanni, italiano di 59 anni, nato a Bergamo. Sarebbe lui il presunto aggressore della 43enne accoltellata nella mattina di lunedì nella centralissima piazza Gae Aulenti a Milano. Sono state proprio le immagini a portare i carabinieri del Comando provinciale di Milano sulle tracce del 59enne. Una donna si è rivolta alla centrale operativa dicendo di aver riconosciuto il fratello gemello nelle immagini dell'aggressore di Gae Aulenti. Da lì la corsa alla individuazione dell'uomo che è stato trovato in un albergo di Milano, in possesso dei vestiti corrispondenti a quelli indossati nel corso dell'aggressione, immortalata dalle immagini della telecamera di videosorveglianza. Se sarà confermata la sua responsabilità resta ancora da capire il perché: dai primi accertamenti dell'Arma infatti non risultano collegamenti tra lui e la vittima. Potrebbe dunque essere stata una scelta causale: il 59enne sarebbe infatti autore di un analogo episodio nel 2015 nella Bergamasca.
L’aggressione e la corsa in ospedale
L'orrore a Milano inizia intorno alle 9 del mattino, nella centralissima piazza Gae Aulenti, frequentata a ogni ora del giorno tra lavoratori e turisti, ma ancor di più quando inizia la giornata lavorativa degli uffici che si affacciano sulla piazza, tra gli schizzi delle fontanelle e i negozi che aprono le porte. Un uomo, tra i 50 e i 60 anni, brizzolato, segue una donna che si sta recando al lavoro presso la sede di Finlombarda, in piazza Gae Aulenti, quando estrae un coltello da una shopper e la accoltella alla schiena, per poi dileguarsi. Per terra rimane la donna con ancora l'arma conficcata nella schiena. La corsa in ospedale e l'operazione condotta dal team del Trauma Center del Niguarda, guidato da Stefania Cimbanassi: due ore di intervento delicato e complicato, con la vittima che è stata colpita alla schiena, riportando danni al torace e all'addome, ma non in pericolo di vita, pur se in prognosi riservata.
Il video dell’accoltellamento
Immediate sono partite le ricerche dell'aggressore. Il video mostra il momento preciso dell'accoltellamento: lui che cammina dietro la vittima, prende il coltello dalla borsa e colpisce, netto, lasciando l'arma nella schiena della 43enne che per un momento rimane come pietrificata e poi si volta. L'aggressore fa in tempo a fare dietrofront e a sparire dalla vista, sempre a piedi. Si tratta di un uomo di età tra i 50-60 anni, brizzolato con i capelli corti, giacchetta azzurra sportiva con cappuccio, pantaloni sportivi neri, scarpe da ginnastica, zainetto sulle spalle e una busta-shopper verde fosforescente da cui sembra estrarre il coltello. Intanto la città si è svegliata sotto choc.
Le testimonianze
«Stavo passando e ho visto altre persone ferme e mi sono fermato: vedere questa donna con un coltello piantato nella schiena è stato scioccante. Io l'ho vista a terra, c'era una persona accanto a lei e la donna per terra», ha raccontato un testimone che ha visto la 43enne accoltellata, mentre veniva soccorsa e aveva ancora l'arma conficcata nella schiena. «Arrivare alla mattina presto al lavoro e trovarsi davanti una scena simile - afferma - la prima cosa che viene in mente è non si può stare sereni. Questa è una zona di uffici, ma anche per la parte residenziale è abbastanza 'elevato' quindi è strano». «Quando sono arrivato c'erano altre persone intorno a lei che le prestavano soccorso, ho sentito che gridava: "Aiuto, aiuto”», ha raccontato ancora un testimone. «Episodi di violenza di questo genere non sono accettabili. Esprimo la mia vicinanza alla signora, vittima di questo gesto di violenza e alla sua famiglia. Ci auguriamo possa riprendersi presto dal trauma e dalle conseguenze di questo evento», ha commentato il sindaco di Milano, Beppe Sala. Attilio Fontana, a nome dell'intera Giunta regionale, ha inoltre espresso «solidarietà e vicinanza» alla 43enne. «Una vicenda che ha turbato tutti noi - spiega Fontana - non solo per il fatto che questa donna fa parte del nostro sistema regionale, ma per le dinamiche che l'hanno caratterizzata».
