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Morto lo scenografo Gianni Quaranta, premio Oscar per “Camera con vista”


	Lo scenografo Gianni Quaranta
Lo scenografo Gianni Quaranta

Ha collaborato con i maggiori registi italiani e stranieri: Franco Zeffirelli, Lina Wertmüller, Bernardo Bertolucci, James Ivory, Gian Carlo Menotti, Luca Ronconi. Aveva 82 anni

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ROMA. Grande maestro del cinema e del teatro, Gianni Quaranta, uno dei più raffinati e poliedrici artisti della scena internazionale, regista, scenografo, costumista e designer, è morto a Roma all'età di 82 anni. I funerali si terranno domani, martedì 16 settembre, alle ore 11, nella Basilica di Santa Maria in Montesanto, conosciuta come la Chiesa degli Artisti, in piazza del Popolo a Roma.

La carriera e l’Oscar

Nato ad Arsiè (Belluno) il 30 agosto 1943, Gianni Quaranta si era formato all'Accademia di Belle Arti di Brera, iniziando presto a lavorare come assistente di grandi scenografi. Il suo talento esplose ben presto in autonomia, portandolo a collaborare con i maggiori registi italiani e stranieri: Franco Zeffirelli, Lina Wertmüller, Bernardo Bertolucci, James Ivory, Gian Carlo Menotti, Luca Ronconi, solo per citarne alcuni. Nel 1987 vinse l'Oscar per la scenografia del film "Camera con vista" di James Ivory, dopo ben tre candidature. A questa storica statuetta si aggiunsero un Bafta Award, un César francese per "Farinelli" e tre Nastri d'Argento. La sua capacità di fondere classicismo e innovazione, rigore filologico e immaginazione, gli valse la stima delle più importanti istituzioni artistiche del mondo. Tante le sue collaborazioni cinematografiche e operistiche con Zeffirelli: "Fratello sole, sorella luna". "Gesù di Nazareth", "Pagliacci", "Cavalleria rusticana", "La Traviata", "Otello". E' stato lo scenografo di "Tutto a posto e niente in ordine" (1974) di Lina Wertmüller e "Novecento" (1976) di Bernardo Bertolucci.

Scenografo nei teatri più prestigiosi

Le sue scenografie per l'opera lirica Aida al Metropolitan Opera House di New York sono ancora oggi utilizzate dopo oltre trent'anni. Ha lavorato nei più prestigiosi teatri italiani e internazionali: dal Teatro alla Scala al Teatro dell'Opera di Roma, dalla Fenice di Venezia al Teatro San Carlo di Napoli, passando per la Royal Opera House di Muscat, il Théâtre de l'Opéra di Parigi, fino al Teatro Wielki di Varsavia. Nel teatro ha curato non solo scene e costumi, ma anche regie che hanno fatto epoca, come quella di Carmen in Oman, Madama Butterfly a Roma, Amelia al ballo a Spoleto e il balletto Casanova in Warsaw in Polonia.

Le campagne pubblicitarie

Lontano dal cliché dell'artista elitario, Quaranta si è dedicato anche alla pubblicità, curando celebri campagne per marchi come Fiat, Barilla, Martini, Lavazza, American Express. È sua la celebre ambientazione del "Mulino Bianco", realizzata per la prima campagna televisiva del brand. La sua versatilità lo ha portato a progettare allestimenti per mostre e spazi espositivi, come "Il Falso non ha senso", voluta dal Ministero dello Sviluppo Economico, e a operare anche come designer per dimore del jet set internazionale. Dal 2014 al 2016 è stato assessore alla Cultura del Comune di Spoleto, città con cui ha mantenuto un rapporto privilegiato, curando diverse produzioni per il Festival dei Due Mondi, tra cui prime mondiali e progetti interdisciplinari.

I ruoli accademici

Accanto al lavoro artistico, ha ricoperto anche ruoli accademici di rilievo, tra cui quello di presidente della sede di Roma dell'Accademia Italiana di Arte, Moda e Design. Impossibile elencare le decine di produzioni, collaborazioni e progetti che portano la firma di Gianni Quaranta. Le sue scenografie hanno ospitato stelle del calibro di Luciano Pavarotti, Plácido Domingo, Montserrat Caballé, Carla Fracci, Alessandra Ferri, Roberto Bolle, Daniela Dessì, Vanessa Redgrave, Christopher Walken, Helen Mirren e molti altri. Nel 1990 fu insignito del titolo di Commendatore della Repubblica Italiana, un riconoscimento alla sua straordinaria capacità di rappresentare il genio italiano nel mondo. 

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