Contro dazi Ue, pronte misure per 100 miliardi: nella lista anche acciaio, superalcolici e smartphone
La Commissione Europea apre una consultazione pubblica su possibili restrizioni alle importazioni dagli Stati Uniti, puntando su prodotti industriali e agricoli di largo consumo
La Commissione Europea ha avviato una consultazione pubblica su un elenco di importazioni statunitensi che potrebbero essere soggette a contromisure da parte dell'Unione, qualora i negoziati in corso con gli Usa non portino ad un risultato "reciprocamente vantaggioso" e alla rimozione dei dazi statunitensi. L'elenco in consultazione riguarda importazioni dagli Stati Uniti per un valore di 95 miliardi di euro, che coprono un'ampia gamma di prodotti industriali e agricoli, tra i quali figura anche il bourbon, il whiskey americano che era stato escluso dalle prime contromisure su insistenza di Italia e Francia, le quali avevano segnalato che colpire lo spirit americano avrebbe comportato probabilmente dazi sui vini importati negli Usa dall'Ue. La Commissione avvia anche una consultazione su possibili restrizioni su alcune esportazioni Ue di rottami di acciaio e prodotti chimici verso gli Stati Uniti, per un valore di 4,4 miliardi di euro. Inoltre nella lista ci sono anche gli smartphone, come l'iPhone della Apple. Il relativo codice doganale (8517.13.00) compare nella lista di migliaia di prodotti pubblicata sul sito della Commissione europea.
La consultazione pubblica
La Commissione sottolinea che la soluzione preferita dall'Ue sarebbe trovare con le controparti americane una soluzione «equilibrata» e «mutualmente benefica» per evitare l'imposizione di ulteriori dazi e per rimuovere quelli esistenti, soluzione per la quale i negoziati continuano a livello sia tecnico che politico. L'Unione, tuttavia, continua a preparare «potenziali contromisure» per difendere consumatori e imprese europei, nel caso in cui i negoziati dovessero fallire. La consultazione pubblica, sottolinea l'esecutivo Ue, è un passaggio necessario, che non comporta necessariamente che le misure ipotizzate vengano poi effettivamente attuate. Parallelamente alla consultazione, l'Ue lancerà anche un procedimento alla Wto sui dazi cosiddetti reciproci decisi dagli Usa e anche su quelli riguardanti automobili e pezzi di ricambio, dato che è «indubbio» che queste misure «violano regole fondamentali» dell'Omc. Così facendo, l'esecutivo Ue intende ribadire che le regole concordate a livello internazionale "contano" e che «non possono essere ignorate unilateralmente da alcun membro della Wto, inclusi gli Stati Uniti d'America». La Commissione ribadisce poi che continua a monitorare "attentamente" la potenziale deviazione delle esportazioni globali verso il mercato dell'Ue, che potrebbe essere causata dai dazi statunitensi imposti ai Paesi terzi.
I negoziati con altri partner
In particolare, il timore è che la sovrapproduzione cinese in molti settori, trovando chiusa la via americana, si riversi nell'Unione. Per un settore strategico come l'acciaio, già in forte difficoltà, un ulteriore aumento delle importazioni dalla Cina potrebbe risultare esiziale. L'esecutivo Ue assicura che continuerà inoltre a portare avanti i negoziati con altri partner commerciali per trovare nuovi sbocchi all'esportazione e diversificare le fonti di approvvigionamento dell'Ue. Promette anche che continuerà a lavorare per «ridurre le barriere e rafforzare il mercato unico dell'Ue». Secondo un recente articolo dell'Fmi, le barriere interne che ancora oggi ostacolano il funzionamento del mercato unico equivalgono a dazi del 45% per le merci e ben del 110% per i servizi. Anche i rapporti curati da Mario Draghi ed Enrico Letta si focalizzano molto sulle tante barriere che ostacolano il commercio interno nel mercato unico. Per la presidente della Commissione Ursula von der Leyen «i dazi stanno già avendo un impatto negativo sulle economie globali. L'Ue rimane pienamente impegnata a trovare soluzioni negoziate con gli Stati Uniti. Riteniamo che si possano raggiungere buoni accordi a vantaggio dei consumatori e delle imprese su entrambe le sponde dell'Atlantico. Allo stesso tempo, continuiamo a prepararci a tutte le possibilità e la consultazione avviata oggi ci aiuterà a orientarci in questo lavoro necessario».