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Alluvione in Spagna, oltre 70 morti a Valencia: tra le vittime anche bambini


	Il disastro a Valencia
Il disastro a Valencia

Nell’arco di 24 ore è caduta la quantità di acqua che si abbatte in un mese. Farnesina: per qualsiasi esigenza contattare l'Unità di crisi al numero +39 06 36225

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VALENCIA. Un disastro senza precedenti in Spagna. Le piogge torrenziali che si sono abbattute sulla provincia di Valencia hanno causato al momento oltre 67 morti, come riferisce il Centro di Coordinamento delle Emergenze, Cecopi. 

Tra le vittime anche bambini

Inoltre, continuano le ricerche delle persone scomparse. Fra le vittime ci sarebbero anche quattro bambini secondo El Pais che cita fonti della Guardia Civil. Almeno altre sei persone risulterebbero disperse nella città di Letur, nell’area di Albacete. 

In alcune zone la pioggia di un anno

Il primo bilancio dell’Agenzia Meteorologica statale spagnola delle piogge torrenziali che hanno colpito il Paese iberico, fornisce cifre superiori a 300 l/m² nella zona tra Utiel e Chiva, nella regione di Valencia, dove sono stati raccolti 491 l/m² in sole otto ore. Secondo l’Aemet, si tratta di una quantità di pioggia quasi pari a quella che può cadere in un anno intero, riferisce la radio tv pubblica Rtve, sottolineando che queste cifre rendono la Dana, depressione isolata di alto livello, che ha subito la Comunità Valenciana la peggiore finora di questo secolo.

L’emergenza

La Spagna ha schierato 1.034 militare dell'Unità di emergenza per far fronte ai danni causati. Ne ha dato notizia il ministero della Difesa spagnolo. Circa 250 militari sono già al lavoro nelle zone più colpite, mentre gli altri 784 sono pronti a intervenire in qualsiasi momento.

La Farnesina

«Al momento non risultano connazionali tra le vittime» dell'alluvione a Valencia in Spagna. Lo rende noto la Farnesina. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, «segue con la massima attenzione la situazione». Per qualsiasi esigenza - scrive la Farnesina - contattare l'Unità di crisi al +39 06 36225 e scaricare l'app Viaggiare Sicuri.

Mercalli: «Con riscaldamento globale alluvioni più frequenti»

«Nell’area del Mediterraneo c’è una storia di alluvioni. Indubbiamente il riscaldamento globale le rende più frequenti e intense. È un fattore ulteriore che ha una responsabilità parziale. Questo autunno ce ne sta dando un’ampia dimostrazione”. Lo affermato a LaPresse Luca Mercalli, presidente della Società meteorologica italiana. Quanto all’alto numero di persone decedute, Mercalli spiega che «molte piogge non significa per forza molte vittime. Le previsioni meteo sono una forma di vigilanza, ma ci sono molte circostanze a terra che determinano queste situazioni. In questo caso, ad esempio, è stata interessata dal fenomeno un’area urbana ad alta densità abitativa».

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