I genitori di Filippo Turetta hanno rinunciato ad andare a trovare il figlio in carcere
Bisogna preparare il supporto psicologico sia per l’omicida di Giulia Cecchettin che per suo padre e sua madre
Il colloquio tra Filippo Turetta e i genitori, papà Nicola e mamma Elisabetta, era stato autorizzato dalla procura di Venezia, ma la coppia - che deve fare i conti con un figlio che ha confessato di aver ucciso l'ex fidanzata Giulia Cecchettin - ha preferito prendere altro tempo e far slittare un faccia a faccia ad alta intensità emotiva.
Bisognerà preparare, con il supporto psicologico, il ragazzo ma anche la madre e il padre al primo incontro dietro le sbarre. È quanto emerge da una comunicazione del difensore, l'avvocato Giovanni Caruso, alla direzione del carcere di Verona. Impossibile stabilire quanti giorni occorreranno ai genitori per varcare la soglia del carcere di Montorio, per oggi - da quanto si apprende - lo studente universitario potrà incontrare per un colloquio l'avvocato, all'indomani dell'interrogatorio di garanzia in cui il 21enne ha ammesso di aver ammazzato Giulia.
Turetta in carcere si mostra tranquillo, non ha fatto richieste particolari e parla con il suo compagno di cella.