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Il caso

Ennesima bravata a Venezia, fanno surf in Canal Grande Il sindaco: «sono imbecilli». I 2 individuati e denunciati

 Ennesima bravata a Venezia, fanno surf in Canal Grande Il sindaco: «sono imbecilli». I 2 individuati e denunciati

Un esibizionismo aizzato dalla notorietà mondiale di Venezia. Fare una bravata in Canal Grande garantisce video virali, che in un attimo finiscono sui social. E solo a questo, evidentemente, puntavano i due ragazzi, quasi certamente stranieri, che a cavallo di due surf elettrici hanno fatto avanti e indietro sul 'Canalasso', sfiorando vaporetti, taxi e barche da trasporto.

18 agosto 2022
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VENEZIA Hanno strabuzzato gli occhi anche i gondolieri e i taxisti acquei: due surf a motore elettrico che sfrecciano in Canal Grande a Venezia non si erano mai visti. Nonostante nella principale via d'acqua della città in questi anni sia passato di tutto: tuffatori dai ponti, nuotatori tra le barche, gruppi su paddle a remi, turiste in bikini adagiate sulle rive del canale. Un esibizionismo aizzato dalla notorietà mondiale di Venezia. Fare una bravata in Canal Grande garantisce video virali, che in un attimo finiscono sui social. E solo a questo, evidentemente, puntavano i due ragazzi, quasi certamente stranieri, che a cavallo di due surf elettrici hanno fatto avanti e indietro sul 'Canalasso', sfiorando vaporetti, taxi e barche da trasporto.

Alla polizia municipale non c'è voluto molto per identificarli. Ora li aspetta una denuncia. Erano entrati in acqua con le loro tavole poco dopo l'alba, per avere più libertà di movimento, e per 10 minuti hanno catturato l'attenzione dei più mattinieri surfando su e giù, come fossero ai Caraibi, tra Rialto e l'Accademia. E facendo svegliare con la mosca al naso il sindaco Luigi Brugnaro, che ha subito postato il video sul suo profilo Twitter, dando ai due degli "imbecilli". Una immagine, i surf sul Canal Grande, che dev'esser suonata come una sconfitta dopo le tante campagne volute dal Comune per il rispetto del decoro della città dei Dogi, già impegnata quotidianamente con decine di migliaia di turisti a spasso in calli e piazze.

"Ecco due imbecilli prepotenti che si fanno beffa della città" ha così twittato di prima mattina Brugnaro, lanciando una sorta di 'taglia'. "Chiedo a tutti di aiutarci a individuarli per punirli - aveva proseguito il sindaco - anche se le nostre armi sono davvero spuntate, servono urgentemente più poteri ai sindaci in tema di sicurezza pubblica. A chi li individua offro una cena". Non si è dovuto aspettare molto. Qualche ora dopo la Polizia municipale ha individuato i due 'campioni' della tavola, "e fra poco - ha informato il sindaco - saranno tra le nostre braccia. Verranno denunciati come meritano".

Posti sotto sequestro, intanto, i due surf. Tra i veneziani, c'è stato chi aveva pensato ad una messa in scena per le riprese di uno spot, o di un film. Non c'era stata però nessuna richiesta a Ca' Farsetti per set sul Canal Grande. Così gli agenti della municipale si sono messi subito alla caccia della coppia di ragazzi, e nel primo pomeriggio li hanno individuati.

"A proposito dei due 'eroi' di stamane, li abbiamo individuati! - ha twittato nuovamente il sindaco Brugnaro - Le due tavole sono già state sequestrate e fra poco, senza dare ulteriori dettagli, i responsabili saranno tra le nostre braccia: verranno denunciati come meritano. Per i due amanti delle onde è sicura una sanzione penale, per aver messo a rischio la sicurezza della navigazione lungo il Canale. Rischiano inoltre il Daspo Urbano, ovvero l'allontanamento immediato da Venezia. Brugnaro è da sempre convinto che non basti però questo strumento amministrativo, ma servano deterrenti più forti: come dare la possibilità ai sindaci di "far passare una notte in cella" agli autori delle bravate.

Eppure , negli anni, i Regolamenti di polizia e sicurezza urbana a Venezia hanno via via aumentato i giri di vite contro episodi di maleducazione ed atti vandalici. Fino ad immaginare il 'divieto di sedersi', ipotizzato nel 2018, poi mai entrato in vigore nel senso letterale, ma stemperato in un 'Decalogo anti-cafoni' che vuole impedire i pic-nic con tanto di stoviglie e tovaglia a terra a San Marco. Il Comune si è affidato anche alla tecnologia. Dal 2020 è in funzione nell'isola del Tronchetto la 'Smart control room', una cabina di regia in rete con le forze dell'ordine, che da remoto controlla tutte le telecamere di sicurezza, e osservando i flussi in arrivo in città può indirizzare gli operatori nei punti critici, o lanciare l'allerta in casi di pericolo. Certo nessun 'grande fratello' potrai mai controllare tutto e in ogni momento, in un dedalo come Venezia, contesto urbano unico al mondo, dove per pochi istanti di 'celebrità' uno può pensare persino di fare surf in Canal Grande, sperando di passarla liscia. 

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