Previdenza
Grosseto, più steward e "black list": così riapre il locale Faq
Via alla stagione dopo le chiusure della Questura e la pausa estiva. Il titolare: «C’è anche un dialogo costante con le forze dell’ordine»
GROSSETO. Una comunicazione costante con le forze dell’ordine, più steward per garantire la sicurezza di tutti. Elementi, questi, che c’erano già prima. Ci tiene a precisarlo Aldo Giuliani, titolare del Faq di via Legnano.
Ora però sono stati ulteriormente implementati con la riapertura – sabato scorso (con una pre serata il 20 settembre) – del locale, che torna quindi ad animare le serate grossetane dopo la pausa estiva e dopo le due chiusure, ordinate dal questore tra marzo e aprile, rispettivamente di sette e di quindici giorni per motivi di sicurezza pubblica a causa di una rissa avvenuta all’esterno del locale, alla fine di una serata. «Episodi e problemi – specifica Giuliani sempre in premessa – verificatisi sempre fuori, mai dentro il locale. In ogni caso abbiamo introdotto ancora più selezione anche all’ingresso (l’abbiamo sempre fatta): abbiamo una black list di soggetti già noti alle forze dell’ordine e che non abbiamo mai fatto entrare. Se però restano all’esterno, non abbiamo ovviamente l’autorità per mandarli via dalle vicinanze, su suolo pubblico. Possiamo però controllare la situazione e nel momento in cui vengono avvistati, avvisiamo le forze dell’ordine, come da accordi, con uno scambio continuo ulteriormente implementato». Allo stesso modo sono stati aumentati gli steward per rafforzare il controllo all’esterno del locale. «Prima – spiega Giuliani – ne avevamo uno a controllare il parcheggio; ora ne abbiamo aggiunto un altro a ridosso del condominio che aveva lamentato danni. Non è in un’area di mia responsabilità, ma ho ritenuto giusto dislocare un operatore su quella parte, rafforzando così il controllo esterno». Di conseguenza il numero degli operatori adesso è salito tra otto e dieci. «Tutti pagati da me», aggiunge Giuliani.
Queste soluzioni sono già state “sperimentate” nel corso dell’estate a Principina a Mare, nell’altro locale di cui Giuliani è titolare, l’Amazonia. E «la stagione estiva – conferma Giuliani – è andata molto bene, sono soddisfatto. Il lavoro qui è andato bene e quindi proseguiamo su questa strada, anche grazie alla collaborazione con le forze dell’ordine, che fanno un ottimo lavoro. Ad esempio, nei mesi scorsi si è verificato un episodio: alcune persone ben note alle autorità erano scese dal pullman. Appena li ho visti, ho avvisato le forze dell’ordine, che stavano già arrivando perché contattati dagli autisti».
Intanto la riapertura del Faq è andata bene, assicura il titolare: tante persone, tutto tranquillo. Con alcune novità anche nella proposta musicale. «Ricominceremo a fare il sabato fisso, con apertura alle 23,30 e vari eventi. Abbiamo diversi format e qualche ospite per dare spazio alla musica. Poi – aggiunge Giuliani – probabilmente da novembre stiamo valutando un secondo giorno di apertura durante la settimana, ma è un’idea ancora in fase embrionale, nata in base alle richieste del nostro pubblico più grande, over 21».
Per Giuliani il nodo dell’intera vicenda è che «la legge non ci supporta, è sbagliata a monte. È complesso cambiarla. Noi andremo avanti “a braccetto” con la questura e con le forze preposte; ci siamo adoperati per lavorare al meglio e garantire una serenità degli avventori». Certo, «dover chiudere per cause esterne – sottolinea Giuliani – non è stato facile». E sì, «alcuni momenti di sconforto ci sono stati e capitano. Non solo relativi alla situazione recente, ogni anno ha le sue criticità. Però questo è l’undicesimo anno in cui sono aperto e il locale – dice Giuliani in conclusione – è un po’ come se fosse mio figlio. Poi lo sconforto passa, la voglia di lavorare continua e si riparte sempre più determinati a continuare il lavoro che si sta facendo. Sono supportato da uno staff bravissimo e molto in gamba. Alle spalle abbiamo tanti anni di soddisfazioni e sono determinato a continuare a fare il mio lavoro».
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