Il Tirreno

SCANSANO. È con dolore e rabbia che Lndc Animal Protectionprende atto dei fatti denunciati da Roberto Della Gatta, titolare del Frantoio del Colle: le uccisioni del toro “Lillo” e di un vitello a colpi di fucile, seguite dal ritrovamento di altre carcasse e resti.

Fatti che, secondo la lega nazionale per la difesa del cane, configurano un vero e proprio reato contro gli animali, aggravato dalla modalità cruenta e dal contesto che lascia sospettare un intento intimidatorio nei confronti dell’azienda vittima: «Non è accettabile che degli esseri viventi senza colpe finiscano nel mirino di chi ha cattive intenzioni verso altre persone».

Lndc fa quindi sapere di aver presentato denuncia alle autorità competenti «chiedendo che si giunga quanto prima a chiarimenti su chi ha eseguito gli assassini e su eventuali mandanti». L’associazione sollecita affinché si adottino tutte le misure investigative possibili: rilievi balistici, acquisizione dei video di sorveglianza presenti, analisi delle tracce e delle rotte dei veicoli che hanno trasportato i corpi.

L'appello ai testimoni

«Rivolgo un appello a chiunque abbia visto o sentito qualcosa nelle zone coinvolte, a chiunque abbia notizie, immagini, filmati: rivolgetevi alle forze dell’ordine o a Lndc, anche in forma anonima, scrivendo ad avvocato@lndcanimalpro tecion.org. Ogni dettaglio può fare la differenza per la verità e per la giustizia», dichiara Piera Rosati, presidente di Lndc Animal Protection, nel ribadire che «questo episodio non è solo un attacco contro un allevamento: è un attacco alla civiltà, al rispetto della vita animale e alla sicurezza dei cittadini. Le istituzioni devono intervenire con severità per impedire che simili atti diventino ordinaria cronaca rurale. Lndc Animal Protection seguirà con attenzione gli sviluppi del procedimento, affinché non rimanga nulla di irrisolto. Il rispetto per gli animali e la certezza della pena sono diritti fondamentali: non accetteremo che la violenza resti impunita».