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Lavori pubblici

Grosseto, si rivedono gli operai nel cantiere senza fine. Ma i dubbi sui tempi restano

di Maurizio Caldarelli

	Il cantiere di piazza de La Palma a Grosseto in una foto scattata il 27 giugno
Il cantiere di piazza de La Palma a Grosseto in una foto scattata il 27 giugno

Ieri si è riunita la IV commissione: «Vedremo se c’è la volontà». Le reti di protezione hanno fatto storcere il naso alle attività commerciali con gli eventi estivi

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GROSSETO. La “Infrastrutture e Restauri”, ditta appaltatrice del cantiere infinito di “piazza La Pama”, è tornata ieri al lavoro in piazza Martiri d’Istia, rispettando l’ordine di servizio del Comune, nel quale è stato stabilito il termine perentorio del 27 giugno, cioè ieri. Tra l’altro l’area è ancora più ingabbiata, con le reti di protezione che terminano al “Caffè Latino” e chi vuole andare in via Paglialunga o in piazza Martiri d’Istia deve fare il giro da via Garibaldi verso corso Carducci. Una installazione che fa storcere il naso alle attività commerciali alla vigilia dell’ultima serata di “GRande Estate”. Il ritorno degli operai non scioglie però le ultime perplessità sulla conclusione dei lavori finanziati dal Pinqua per oltre un milione di euro.

Dell’intervento iniziato il 3 maggio 2024 si è parlato infatti in un’apposita IV commissione, presieduta da Alfiero Pieraccini, richiesta da alcuni consiglieri di opposizione. «Due persone non danno l’idea di un cantiere che vuole andar avanti, è vero – dice il vicesindaco Bruno Ceccherini – Ho avuto un colloquio con il proprietario della Ires che mi ha dato garanzie. È un lavoro banale, quasi finito. Da martedì capiremo comunque la voglia dell’impresa di finire il lavoro. Sono arrivati due camion di pietre, vediamo se c’è la volontà, in base ai lavoratori che vengono nel cantiere. A me hanno detto che lo volevano portare avanti. Un peccato perché gli altri cantieri del Pnrr, fuori dal centro storico, stanno andando bene».

A fare il punto della situazione l’assessore ai lavori pubblici Riccardo Ginanneschi e l’ingegner Luca Vecchieschi: «Il 19 maggio scorso – ha detto Ginanneschi, ricordando le ultime date della “querelle” – abbiamo sottoscritto l’atto transattivo, con il quale le parti si impegnavano alla redazione della perizia di variante, che parte dalla richieste del comune di non eseguire i lavori di pavimentazione nel tratto di via Garibaldi, dal Caffè Latino all’angolo del ristorante Lucignolo, ma solo stuccatura e posa in opera di alcuni lavori, compensando il lavoro con il miglioramento dell’aiuola centrale di piazza Pacciardi. Stavamo pensando a una nuova data del termine dei lavori, ma il 21 maggio sono stati sospesi i lavori e nella stessa data abbiamo pagato il terzo stato avanzamento lavori in contraddittorio alla ditta, mentre il 20 maggio era prevista l’udienza fissata per il tribunale, ma è stato ritirato il ricorso cautelare. Il 9 giugno però non si è trovato l’accordo tra le parti – aggiunge Ginanneschi – e il 16 giugno facciamo l’ordine di servizio per far ripartire i lavori, riferendosi alla parte priva di pavimentazione, entro il 27 giugno. Il 17 giugno la Ires ha chiesto l’annullamento dell’ordine di servizio. Il 27 giugno sono entrati in cantiere, mi auguro con l’intento di portare a termine il cantiere».

Incalzati dai consiglieri Carlo De Martis, Giacomo Gori e Stefano Rosini, gli amministratori hanno commentato la situazione: «Il cronoprogramma per adesso rimane quello iniziale – dice Ginanneschi – siamo in attesa della perizia di variante che deve essere preparata entro il 18 luglio ed è in corso di redazione. È sicuramente stato un andamento a singhiozzo, ma negli appalti può capitare. Tutte queste interruzioni, determinate da qualsiasi evento, sono all’interno di un contratto, di un appalto e vanno analizzate caso per caso. Il lavoro non è complesso, si tratta di una ripavimentazione con pochissime opere di sottoservizi. I lavori non avrebbero dovuto avere questo andamento e ci troviamo in una situazione particolare. Altri cantieri con una complessità enorme, come la scuola di via Monte Bianco, – sottolinea l’assessore – stanno andando avanti quasi come un’orchestra».

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