Grosseto, ragazzino tira una lattina al negoziante e lo minaccia: «Ti squarto»
L'uomo racconta: «Erano due giovanissimi, ho avuto paura»
GROSSETO. Un commerciante viene colpito da una lattina scagliata dall’alto; cerca il responsabile e lo trova, è un ragazzino. Alle sue rimostranze nei suoi confronti, costui gli fa il gesto di squartarlo come se avesse un coltello in mano. Non è che una delle tante intimidazioni ricevute da circa 3 mesi a questa parte da un gruppo di “bulli” al centro commerciale di Gorarella a Grosseto, in via Papa Giovanni XXIII, preso d’assalto da vandalismi, furti, urla e schiamazzi.
Giovani ubriachi che si arrampicano tra un piano e l’altro, infastidiscono e sporcano ovunque. Dormono nel cortile a cancelli chiusi, come successo alcune notti fa: una volta che il centro commerciale è diventato il loro regno deserto, sono liberi di fare tutto quel che vogliono.
I commercianti, esasperati e inermi, hanno preparato un esposto da presentare in Procura. È in corso una raccolta firme per denunciare una situazione si trascina dai primi giorni di novembre e per chiedere interventi decisivi. Al Tirreno raccontano molte cose ma chiedono di non pubblicare i nomi. «Abbiamo paura di ritorsioni».
L’esposto
Il testo è pronto, l’hanno già firmato decine di persone. I fogli sono a disposizione nel centro commerciale per chi voglia sottoscriverli. Commercianti e professionisti segnalano la necessità di un «intervento della pubblica autorità per la pronta risoluzione di una serie di vicende. Dai primi giorni di novembre – riportano – un numero variabile di ragazzi e ragazze sosta dalle ore 8 alle ore 18-19 circa nei corridoi del centro commerciale Gorarella», in particolare al primo piano di via Papa Giovanni XXIII. Nonostante le molte esortazioni pacifiche a non sporcare e a non creare disagi ai clienti che accedono al centro commerciale, «hanno continuato a sporcare con sigarette, tabacco, residui di cibo, bottiglie di plastica e vetro» sia la pavimentazione che i ripiani davanti alle vetrate e alle porte delle attività. Qualcuno di loro sarebbe stato notato nell’atto di passare sostanze ad altri.
«Ripetutamente abbiamo contattato le forze dell’ordine tramite il 112», perché oltre al degrado il sospetto è che alcuni ragazzi «siano intenti a spacciare sostanze stupefacenti, oltre a colpire vetrate e secchi della spazzatura con calci e pugni, a percorrere i corridoi con bici e monopattini nonostante i cartelli di divieto, a prendere le sedie di due attività e portarle al piano superiore per poi utilizzarle come scale per scrivere sui muri e sulle porte dell’ascensore».
Minacce
«Alcuni giorni fa – riferisce un commerciante al Tirreno – nel cortile sono stato colpito da una lattina scagliata da qualcuno dal piano superiore. Sono salito a vedere chi era stato e ho trovato due ragazzini, veramente molto giovani, uno dei quali mi ha minacciato. Al mio reclamo questi ha reagito con violenza e ha fatto il gesto di aprirmi in due, di squartarmi come se avesse il coltello in mano. Mi sono preoccupato? Certo che sì, la faccenda è inquietante: sono così giovani e così aggressivi. E non puoi nemmeno protestare con questi ragazzi di qualcosa (tra l’altro mi avevano fatto del male) che ti minacciano pure».
Il commerciante, come altri suoi colleghi, traccia un quadro «drammatico», come lo definisce lui stesso, ma come spesso capita teme anche ripercussioni sull’immagine del centro commerciale: per questo «il messaggio che vorrei trasmettere ai nostri clienti è che noi ce la mettiamo tutta per lavorare bene, al meglio, e accontentarli. Noi lavoriamo bene e tanto. Vorremmo solo farlo in tranquillità». La speranza è che il nostro centro commerciale continui a lavorare, e che portare alla luce quello che succede serva a stimolare interventi, a risolvere qualcosa e a sensibilizzare su quello che succede, perché la situazione è insostenibile da mesi. Non possiamo difenderci da soli».
Furti
Come se non bastasse, «3-4 mesi fa – racconta ancora lui – mi hanno rubato il mio camioncino». Chi è stato? «Boh, ho fatto denuncia, è stato ritrovato circa un mese fa. Poi qualcuno ha tentato di rubarlo di nuovo; è entrato dentro e ha fatto un macello, mi ha spaccato il quadro d’accensione, ho dovuto spendere un sacco di soldi per il meccanico. E poi? Un giorno dal negozio un giorno mi hanno rubato una cassetta con 2mila euro di incassi che avrei dovuto versare il giorno dopo. Solo dopo mi sono accorto che dal furgone mi era sparito anche un mazzo di chiavi, comprese quelle del negozio, e ho ipotizzato che i ladri fossero entrati con quelle. Ma non ho certezza: magari il furto è successo mentre il negozio era pieno, chi lo sa. Comunque poco cambia, sono stato derubato. Ho cambiato tutte le serrature».