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Anziani nel mirino

Grosseto, a 89 anni sventa per due volte la truffa del falso carabiniere

(foto d'archivio)
(foto d'archivio)

Il pensionato non abbocca al “doppio” incidente del figlio

10 giugno 2024
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GROSSETO. Hanno tentato la truffa due volte alla stessa famiglia, e per due volte un 89enne ex professionista in pensione non ci è caduto. È successo a Grosseto dove uno o più finti carabinieri hanno provato a mettere in scena il copione del falso maresciallo che inventa un incidente e chiede soldi alla vittima per non far andare suo figlio in carcere.

Episodi simili sono diventati frequenti, ma stavolta i truffatori, dopo un primo tentativo andato a vuoto, giorni fa hanno chiamato una seconda volta la stessa famiglia a distanza di una settimana circa. Difficile capire se ciò sia accaduto intenzionalmente o se i malcapitati abbiano composto lo stesso numero per errore. Ecco il fatto.

Il primo incidente

«Buongiorno, sono il maresciallo, suo figlio Stefano ha avuto un incidente». La telefonata piomba all’improvviso, in un assolato giorno primaverile, in una tranquilla casa di pensionati. Moglie e marito hanno due figli, un maschio e una femmina, che abitano nelle proprie case.

Risponde la donna che ha 82 anni e in quel momento è sola. Il falso maresciallo le dice che il figlio ha causato un incidente e deve versare soldi come cauzione per non andare in carcere.

Lei si agita per le sue sorti. Mentre è sempre al telefono, rientra a casa dopo una passeggiata il marito 89enne che le sottrae il telefono, intuisce il raggiro e riabbassa il telefono in faccia al truffatore.

Il secondo incidente

Passa non troppo tempo, e alcuni giorni fa la stessa famiglia riceve una seconda telefonata, con le stesse modalità. Stavolta risponde direttamente il capofamiglia, che al fisso sente proferire la stessa frase. «Buongiorno, sono il maresciallo, suo figlio Stefano ha avuto un incidente».

L’anziano anche stavolta (anzi a maggior ragione) non ci cade e risponde sornione, beffandosi del truffatore. “Un’altra volta??? Certo che è sfortunato questo povero figliolo con tutti questi incidenti eh», ride di buon gusto abbassando di nuovo il telefono in faccia al malvivente.

Per la seconda volta in dieci giorni è stata presa di mira la stessa famiglia con due telefonate gemelle, com’è possibile? Azzardiamo qualche vaga ipotesi: la prima è che i malviventi abbiano intenzionalmente provato più volte, scommettendo sul fatto che fallita una prima volta la seconda potesse andar meglio (tipo modalità telemarketing selvaggio). Una seconda ipotesi è che si siano semplicemente sbagliati, ripetendo la chiamata per un errore maldestro. Per ultima e meno probabile ipotesi, la stessa famiglia può aver ricevuto due chiamate da due soggetti diversi non della stessa banda. Tutto è possibile, ma quale che sia stato il caso, sta di fatto che l’anziano capofamiglia è stato abile e non ci è caduto, anzi si è pure burlato del suo interlocutore e dei due improbabili incidenti.

Non è la prima volta che la truffa viene sventata, a dimostrazione del fatto che la popolazione (anche anziana) appare sempre più preparata e pronta, anche grazie alle opere di sensibilizzazione portate avanti dai carabinieri e dai fatti di cronaca diffusi di frequente dalla carta stampata. Il Tirreno ha raccontato decine di casi.

I precedenti

Ad aprile una 92enne sventa la truffa del finto carabiniere e fa arrestare il malvivente, succede a Orbetello. Nei mesi precedenti l’anziana aveva già subito (anche lei) un tentativo di truffa; le era arrivata una telefonata da sedicenti militari che le avevano chiesto soldi e se non avesse pagato la figlia avrebbe subito gravi conseguenze. Lei non ci è caduta e proprio con la figlia si è rivolta ai carabinieri che le hanno spiegato come fare in caso di nuovo raggiro. Che c’è stato. Dopo qualche tempo la donna ha ricevuto un’altra telefonata da un sedicente carabiniere che le ha accampato di nuovo in incidente chiedendo soldi. L’anziana ha finto di cadere nel tranello ma, mentre teneva il malvivente occupato al fisso, con il cellulare chiamava il 112 seguendo le istruzioni. Ha dato il via libera all’impostore affinché lui andasse nel suo appartamento a prendere i soldi ma ci ha fatto trovare la pattuglia: è scattato l’arresto.

A febbraio una 83enne riceve una telefonata di malviventi che, qualificandosi come finto carabiniere e finto avvocato, provano a convincerla a dar loro 7mila euro in soldi e gioielli. Anche lei si mette in contatto col 112 , così i carabinieri "veri" si precipitano a casa sua ed entrano in azione. Uno dei due malviventi viene arrestato subito, l’altro cerca di fuggire ma viene bloccato e finisce in manette. Grazie alla prontezza dell’anziana.

A gennaio una 78enne che abita in via Inghilterra sbatte direttamente il telefono in faccia al malvivente, idem a maggio in via Mozambico, dove un’ex docente in pensione sbatte il telefono in faccia al ladro/truffatore.
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