Il Tirreno

Grosseto

Le ipotesi

Corriere scomparso sull’Amiata, l’oggetto ritrovato che infittisce il mistero

di Ivana Agostini

	L’area interdetta dai carabinieri e dove è stato trovato il furgone bruciato (foto Pomeriggio Cinque), a lato Nicolas Matias del Rio
L’area interdetta dai carabinieri e dove è stato trovato il furgone bruciato (foto Pomeriggio Cinque), a lato Nicolas Matias del Rio

Intanto sono state convocate in Procura a Grosseto le persone “informate” sulla vicenda

29 maggio 2024
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ROCCALBEGNA. Le ricerche di Nicolas Matias Del Rio, figlio di un noto stilista argentino, Eduardo Del Rio, vanno avanti ma di lui non si sa più nulla da mercoledì scorso, 22 maggio. In Procura, a Grosseto, intanto, hanno iniziato a essere convocate le persone coinvolte nella vicenda più o meno direttamente.

Il mistero

Il mistero sulla sorte del corriere quarantenne scomparso dopo aver caricato nel suo Iveco Daily borse di lusso da un’azienda manifatturiera di Castel del Piano si fa sempre più fitto. Emergono via via piccoli elementi che sono al vaglio degli inquirenti. Oltre alle scatole che contenevano le borse, poco lontano dalla radura dov’è stato trovato il furgone completamente bruciato, a Roccalbegna, a due passi dal cancello di ingresso del parco faunistico dell’Amiata, sono stati trovati anche degli occhiali da sole. Da capire se siano i suoi o meno.

L’ultima telefonata

Sono avvolte dal buio le ore che sono seguite all’ultima telefonata fatta da Nicolas al suo datore di lavoro nella quale il corriere gli ha passato una persona che si sarebbe qualificata anche col nome come dipendente di un’altra ditta di corrieri concorrenti a quella per la quale lavorava Nicolas. Al telefono potrebbe esserci stata una persona del luogo. Lo fa pensare la scelta del posto dov’è stato bruciato il furgone. Il mercoledì, giorno della scomparsa di Nicolas, il parco faunistico risulterebbe chiuso. Quindi chi ha portato il furgone lì e gli ha dato fuoco era sicuro che quel giorno non sarebbero arrivati occhi indiscreti. I carabinieri stanno indagando. Anche i volontari cercano Nicolas. Hanno battuto la zona interessata che va dalla fabbrica di partenza al luogo del ritrovamento del furgone.

Le ipotesi

Hanno guardato nei boschi, nei campi, sono scesi nei torrenti. Le ipotesi sono ancora tutte al vaglio: rapina, sequestro, allontanamento volontario. Una storia che più passa il tempo più alimenta ricostruzioni anche fantasiose. Il padre, per evitare commenti sgradevoli, ha bloccato il proprio profilo Facebook.

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