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Vivaio Barni, benvenuti nel regno delle rose: un trionfo di stupefacenti colori

di Sara Landi

	Alcune delle bellissime varietà di rose (foto Agenzia Bf)
Alcune delle bellissime varietà di rose (foto Agenzia Bf)

L’azienda di Roselle (avviata nel 1882) apre le porte e affascina con le sue mille varietà

12 maggio 2024
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ROSELLE. Ammaliati dai colori, ora vividi e brillanti, ora tenui e delicati, e affascinati dalla possibilità di scoprire proprietà e caratteristiche di ogni pianta confrontandosi con gli esperti del settore. Tantissimi grossetani (e molti arrivavano anche da fuori provincia, in particolare da Roma e da Viterbo) hanno raccolto l’invito dell’azienda Rose Barni di Roselle per una full immersion di due giorni dedicata alle rose, le regine del mese di maggio.

Tra coloro che durante l’evento “Rosa Rosae Roselle” hanno dispensato consigli agli appassionati c’era anche Beatrice Barni, titolare con il cugino Vittorio dell’azienda che ha la sua sede principale a Pistoia. «Noi siamo la quarta generazione della nostra famiglia a occuparci del vivaio – spiega Beatrice – La nostra è un’attività davvero storica perché fu avviata nel 1882».

Il fondatore, Vittorio Tommaso Barni, iniziò la vendita di ortaggi, viti e piante di acero utilizzati come sostegni nei vigneti nonché la produzione di piante ornamentali che venivano collocate nei più importanti giardini della nobiltà fiorentina.

Negli anni Trenta del Novecento, quando alla guida dell’attività c’è il nonno di Beatrice, il vivaio inizia a specializzarsi nella coltivazione in proprio delle rose che diventa pian piano l’attività principale tanto che la ragione sociale della ditta cambia in Rose Barni, il nome attuale.

Dietro c’è anche una ragione storica. A partire dal 1935 le sanzioni contro l’Italia proibirono l’importazione di piante provenienti dal Belgio e dalla Francia, tradizionali paesi produttori di rose.

Da qui la scommessa di coltivarle in proprio, facendone sempre più l’attività principale. Dopo la seconda guerra mondiale le rose dell’azienda riscuotono un grandissimo successo e vengono acquistati terreni per poter espandere la produzione.

Tra questi acquisti rientra il terreno nella campagna vicino a Roselle che fu comprato negli anni Sessanta e che ospita un vivaio di produzione dove si coltivano tantissime varietà di rose, seguite in tutte le fasi del ciclo vegetativo, dall’innestatura all’invasatura.

Una dozzina gli addetti che vi lavorano. Nella sede di Pistoia viene invece portata avanti la seconda attività fondamentale dell’azienda che è la ricerca. «Oltre a coltivare le rose come facciamo anche a Roselle – spiega Beatrice – lavoriamo sulla ricerca di nuove varietà con la tecnica dell’ibridazione che consiste nell’unire il polline della pianta padre e i pistilli della pianta madre. Abbiamo serre e campi di prova dedicati solo all’ibridazione e quando siamo soddisfatti del risultato le riproduciamo su larga scala».

Ma il passaggio al mercato non è così immediato. «Due anni prima che una nuova varietà di rose venga messa in commercio – spiega Barni – partecipiamo con questi nuovi esemplari ai concorsi internazionali del settore e riportiamo spesso premi prestigiosi».

Molti hanno partecipato a “Rosa Rosae Roselle” per impreziosire giardini, orti e verande ma, rassicura Beatrice, le rose possono crescere bene anche in vaso, a condizione che abbiano una buona esposizione al sole, una buona circolazione di aria e che venga scelto con accuratezza il substrato più adatto.

Altra pratica da eseguire con cura, quando è la stagione, è la potatura ma anche in questo caso il vivaio Rose Barni di Roselle viene in aiuto dei propri clienti proponendo ogni anno, intorno alla metà di gennaio, un corso teorico e pratico di potatura che consente di conoscere le modalità corrette di intervento, evitando errori tipici del fai da te.

 

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