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Primo maggio, tanti turisti a Grosseto ma i tre musei erano chiusi. L’assessore: «In futuro apriremo»

di Elisabetta Giorgi
Primo maggio, tanti turisti a Grosseto ma i tre musei erano chiusi. L’assessore: «In futuro apriremo»

L’ufficio del corso ha ricevuto 100 persone: «Le strutture erano off limits, c’è stata quasi una sommossa». Assoturismo: «Chance persa».

05 maggio 2024
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GROSSETO. Turisti stranieri e italiani il 1° maggio avrebbero voluto “prendere d’assalto” i musei cittadini, ma erano tutti e tre chiusi. Quello archeologico (che fa capo al Comune), il Museo di storia naturale e le Clarisse (Fondazione Grosseto cultura) avevano le porte sbarrate; il primo per regolamento approvato dal Municipio e che dispone la chiusura il 1º maggio (oltre che a dicembre e a Capodanno), gli altri due perché si sono allineati all’altro.

Il punto è che il turismo culturale, a quanto pare, “tirerebbe” anche piuttosto bene in Maremma. Parte da qui l’istanza di Gianluca Soldateschi, che a nome del coordinamento Assoturismo di Confesercenti Grosseto (federazione delle categorie del settore turistico dell’associazione provinciale) chiede che i musei cittadini siano aperti anche nel giorno della festa del lavoro.

Dai supermercati ai centri commerciali aperti/chiusi il 1° maggio, il tema non è certamente nuovo, anzi oppone uno storico diritto dei lavoratori alle istanze di chi chiede la fruizione e l’accesso ai servizi anche in un giorno di festa.

Per quanto riguarda i musei, la questione investe quelli “civici” (dato che molti di quelli statali in Italia il 1º maggio erano aperti e a ingresso libero).

Per Soldateschi «è necessario rendersi conto una volta per tutte che Grosseto non può essere una destinazione turistica a corrente alternata. Il 1° maggio, così come le altre festività e ponti primaverili, rappresentano giorni ideali per il turismo generato dai gruppi organizzati, ma anche da famiglie e singoli visitatori che si mobilitano per esplorare città d’arte e luoghi della cultura. Sarebbe auspicabile che i musei cittadini non fossero chiusi durante queste festività, come accade in tutte le mete turistiche, poiché crediamo che Grosseto sia una destinazione turistica, e come tale dovrebbe garantire una congrua offerta. Purtroppo sia il Maam, sia il Museo di storia naturale che le Clarisse erano chiusi il 1º maggio. Un’occasione secondo noi persa, sia per la rete museale cittadina sia per avere un maggior flusso in centro storico a favore dei pubblici esercizi aperti».

Ufficio turistico

L’ufficio turistico in corso Carducci è stato preso d’assalto dai turisti. Lo racconta l’addetta al front office Valentina Mecacci. «Abbiamo avuto un centinaio di ingressi il 1° maggio, e circa 8-900 se consideriamo i giorni tra il 25 aprile e il 1° maggio. Parlo delle persone fisicamente entrate qua in ufficio». Molte di più quelle persone presenti in città, che facevano una passeggiata e cercavano cose da vedere, indipendentemente dal fatto di entrare o meno nell’ufficio.

«Chi è entrato in ufficio qui da noi – prosegue Mecacci – ha chiesto cosa si potesse vedere in giro, gli orari di apertura delle chiese, quali percorsi fare sulle Mura, cosa ci fosse da vedere al Cassero (che però è chiuso per restauro) e soprattutto quali musei fossero aperti. Ma i musei il 1º maggio erano tutti chiusi».

A detta degli operatori, gli umori non sarebbero stati neppure dei migliori; anzi, «c’è stata quasi una sommossa popolare per queste chiusure». Dato che c’era brutto tempo anche i centri commerciali erano off limits, «per cui avere i luoghi di cultura aperti sarebbe stata una buona chance per avere gente in centro. La maggior parte delle persone ci ha chiesto cosa potesse fare al coperto e noi, più che mandarle in chiesa, non potevamo fare».

L’ufficio turistico anche il 1° maggio è stato aperto come nel resto dei giorni, offrendo un servizio a italianie stranieri con orario 8,30-13,30 e 16-19 (orario da aprile a settembre).

La tipologia di turisti presente in città? Varia. «C’era un 50% di italiani, il resto erano prevalentemente tedeschi, francesi, olandesi. Le famiglie cercavano anche attività da far fare ai bambini, ma il museo archeologico, famoso per le attività didattiche, era chiuso».

Agresti: «Apriremo»

Il Tirreno ha girato la questione a Luca Agresti, assessore comunale alla cultura, che si è detto subito disponibile per il futuro a tenere aperti i musei cittadini il 1° maggio.

Quest’anno – spiega – «il regolamento del museo archeologico votato dal consiglio comunale prevedeva la chiusura il 1° maggio, il 1° gennaio e il 25 dicembre. Lo spirito era legato al rispetto della giornata dedicata al mondo del lavoro. Tuttavia – prosegue – capisco anche che, se vi sono esigenze espresse da una parte di operatori e imprenditori, per il futuro possiamo benissimo rivedere questo approccio, tenendo conto che la valorizzazione del tema e della giornata del lavoro può avvenire anche attraverso altre forme». Dunque, per quanto riguarda il museo archeologico, per il 2025 «prepareremo le variazioni che saranno portate in consiglio comunale in virtù delle richieste che arrivano dal mondo turistico. Cercheremo di venire incontro a queste esigenze».

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