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La passione oltre ogni ostacolo: Alex Innocenti in pista a Le Mans

di Ivana Agostini
La passione oltre ogni ostacolo: Alex Innocenti in pista a Le Mans

Il motociclista paraplegico è in Francia per il campionato mondiale: «Uno dei miei obiettivi è avvicinare altri disabili a questo bellissimo mondo»

21 aprile 2024
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ORBETELLO. Una passione viscerale per le moto che ha sempre avuto sin da bambino. Un incidente che lo ha costretto su una sedia a rotelle ma che non gli ha fatto perdere la sua voglia di correre con la moto a 300 all’ora.

Lui è l’orbetellano Alex Innocenti, 42 anni, che in questi giorni si trova a Le Mans per le prime due gare del campionato dell’European Handy Bridgestone Cup. La sua è una storia di orgoglio locale e ispirazione, un racconto di come la passione e la determinazione possano trasformare le sfide in trionfi.

Alex proviene da una famiglia in cui le moto non hanno mai rappresentato nulla di particolare. Ma non per lui. «Da piccolo ero attirato da ogni rumore di motocicletta e non avevo dei soldi mi andavo a comprare le riviste di moto. Mi sono sempre piaciute le moto veloci».

Una passione che ha un prima e un dopo: prima dell’incidente e dopo quel terribile 1999 quando a 17 anni ebbe un incidente in moto che lo rese paraplegico.

Da quel momento si è dovuto reinventare molte volte: da personal trainer a orafo, ma mai avrebbe pensato di poter tornare a correre in moto.

A spingerlo a ripercorrere la sua passione è stata la moglie, alcuni anni fa. Da quel momento quella passione sopita per un po’ di tempo tornò a bussare alla sua porta.

«Tutto ricominciò nell’officina di Luca Scassa, figura di riferimento per il motociclismo in Italia. Con lui è iniziato un progetto per tornare in sella adattando le classiche moto da strada a moto da corsa per persone paraplegiche. Nel tempo, sono riuscito a collaudare diversi sistemi di adattamento innovativi: dai potenti magneti montati sui lati della moto per tenere bloccati i piedi e che si staccano in modo semplice e veloce in caso di caduta, allo spostamento di tutti i comandi di accelerazione e frenata sul manubrio».

Implementazioni che gli hanno permesso di competere all’interno dei circuiti più importanti d’Europa con gare di contorno prima dei gran premi di MotoGp e SuperBike.

Non solo competizioni, però.

Uno degli obiettivi di Alex è quello di avvicinare altre persone con disabilità al mondo della moto. A supportarlo è l’associazione Diversamente Disabili (lui è nel team).

Il motociclista è un personaggio influente nel mondo del motociclismo paralimpico, contribuendo a promuovere l’inclusione e la comprensione attraverso il suo ruolo come avatar in un simulatore di realtà virtuale dedicato al motociclismo.

Questa iniziativa portata avanti con Diversamente Disabili mira a sensibilizzare e coinvolgere un pubblico più ampio riguardo alle potenzialità degli atleti disabili e alle sfide che affrontano.

Il loro lavoro e quindi anche quello di Alex hanno portato a progressi verso l’inclusione e la comprensione del mondo della disabilità, dimostrando che la determinazione e la tecnologia possono spianare la strada a realizzare sogni che sembravano impossibili proprio come quello di Alex, che è tornato in sella nei più importanti circuiti del mondo.


 

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