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Grosseto, il teatro è sul fiume: ecco il primo spettacolo sull’argine dell’Ombrone

di Sara Landi
Il manifesto ideato per l’iniziativa e il gruppo di Confine Zero con Francesco Tozzi, Chiara Benicchi, Guido Targetti e Alessia Zannon
Il manifesto ideato per l’iniziativa e il gruppo di Confine Zero con Francesco Tozzi, Chiara Benicchi, Guido Targetti e Alessia Zannon

L’idea è della compagnia teatrale Confine Zero: attivata una raccolta fondi per sostenere il progetto

12 marzo 2024
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GROSSETO. La memoria di un territorio passa anche dal confronto tra generazioni diverse e dalla partecipazione dal basso delle persone che ci vivono e ci lavorano. Ne è convinta la compagnia teatrale grossetana Confine Zero, specializzata in spettacoli teatrali site specific (cioè pensati, scritti e messi in scena appositamente per un luogo specifico).
L’evento
Confine Zero sta organizzando un grande spettacolo teatrale partecipato che si svolgerà in modalità itinerante utilizzando come insolito palcoscenico l’argine del fiume Ombrone. La pedalata teatrale è in programma domenica 19 maggio con partenza da Alberese e arrivo alla Steccaia ed è il frutto di un percorso articolato che comprende tra l’altro dei laboratori, già in corso di realizzazione, e una campagna di crowdfunding appena partita.
Il progetto
A raccontare il progetto è Francesco Tozzi, drammaturgo e tra i fondatori della compagnia Confine Zero, nata due anni fa e formata da professionisti under 35: «Nei nostri spettacoli come “C’era una volta in Maremma” nel parco dell’Uccellina o “Dafni e Cloe” a Pari ci piace annullare la distanza tra pubblico e spettacolo. In questo caso pubblico e compagnia parteciperanno tutti insieme alla pedalata sull’argine (da cui il nome Arginata, ndc) e ci saranno quattro pit stop (Pian di Barca, il parco degli artisti a Gorarella, il Berrettino e la Steccaia che è anche l’arrivo) in cui tutto ciò che stiamo raccogliendo e elaborando nei laboratori in corso al Maam e all’Abbriccico confluirà nella parte di spettacolo teatrale vero e proprio».
I laboratori
I racconti dei luoghi, della città e del territorio saranno cioè il frutto di laboratori partecipati e aperti a tutta la comunità in cui gli iscritti sono suddivisi sostanzialmente per fasce di età, dai più giovani ai più anziani. «I gruppi sono quattro – dice Tozzi – Abbiamo gli studenti di scuola superiore, i giovani, i professionisti e la terza età. In questo modo riusciamo ad avere quattro visioni del territorio tra passato e futuro».
La piattaforma
La partecipazione dal basso è importante anche per finanziare il progetto che è presente sulla piattaforma Eppela dove chiunque (un privato cittadino, un negozio, un’associazione di categoria o una Pro Loco) può decidere di finanziare l’iniziativa entro il 15 aprile. L’obiettivo per l’Arginata è di 7mila euro, di cui i primi mille sono già stati raccolti in pochi giorni dall’inizio del crowdfunding. «Per noi è importante raggiungere l’obiettivo prefissato – spiega Tozzi – perché siamo risultati tra i vincitori del bando Social Crowdfunders della Fondazione CR Firenze: se riusciamo a raccogliere i 7mila euro dell’obiettivo la fondazione raddoppierà la cifra e avremo quindi a disposizione 14mila euro per coprire tutte le spese organizzative dell’Arginata. Ad esempio ci piacerebbe fare una bella tavolata come usava una volta a fine evento. Ogni piccolo contributo per noi è fondamentale e garantiamo delle ricompense di valore crescente per ogni donazione ricevuta». Si va dai gadget personalizzati legati al tema della pedalata (come il portachiavi o il bicchiere telescopico) a premi più consistenti in cambio delle donazioni più cospicue. Nella fase di avvio del progetto ha collaborato come madrina un’icona della cultura popolare maremmana come Luciana Tosti Pollini in arte Argia che si è prestata anche per girare il video promo che accompagna la campagna di crowdfunding. Per aiutare il sogno di Confine Zero si può visitare il sito https: //www.eppela.com/arginata dove sono presenti tutte le istruzioni per contribuire.

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