Il Tirreno

Grosseto

Idee alternative

In Maremma l’albero di Natale si fa all’uncinetto per salvare gli abeti veri

di Sara Landi

	Le opere di Torniella e Montegiovi
Le opere di Torniella e Montegiovi

Un’opera collettiva green e colorata: spopola in Maremma e Amiata la versione tricot. Da Torniella a Bagno di Gavorrano e Braccagni: la geografia di un progetto corale

28 dicembre 2023
4 MINUTI DI LETTURA





GROSSETO. Dal classico centrino bianco della nonna ai quadrotti di lana assemblati insieme per dare una nuova veste all’albero di Natale. Anche in provincia di Grosseto stanno prendendo sempre più piede, soprattutto nei piccoli paesi, gli alberi di Natale in versione tricot che consentono di salvare un abete vero, rallegrano le feste e uniscono tutta la comunità grazie al lavoro certosino che c’è dietro. La nuova tendenza non è sfuggita alla rete Pibinko.org, sempre sensibile a tutto ciò che riguarda la vita delle piccole comunità, che ha lanciato il primo censimento nazionale degli alberi a uncinetto amatoriali.
Questo fenomeno, secondo il fondatore della rete, l’ingegnere Andrea Giacomelli, unisce più aspetti: la sensibilità ecologica, l’inclusione attiva delle persone, soprattutto quelle più anziane, e il decoro urbano. «Durante l’ultima edizione del nostro Festival d’inverno – spiega Giacomelli – abbiamo potuto ammirare gli alberi realizzati a Torniella e a Scansano. Ci hanno inoltre segnalato che un albero simile era stato fatto nel 2022 dall’Auser di Gavorrano nella frazione di Bagno di Gavorrano (come coronamento di un corso di cucito promosso dall’associazione stessa, ndc) per cui ci è venuta in mente l’idea di mapparli».

La mappatura
Il Tirreno ha raccolto la proposta e le storie di queste opere collettive. A Torniella l’albero di Natale è stato realizzato cucendo insieme oltre trecento quadrati fatti all’uncinetto con lane e punti diversi. Lo chiamano l’albero magico e il perché è presto detto: vi hanno lavorato donne di Torniella di tutte le età (comprese alcune “forestiere”) e non hanno fatto mancare il loro contributo neanche due signore ultranovantenni e una ospite della casa di riposo di Piloni. Così è nato un progetto intergenerazionale e di rete portato avanti per mesi con tanto entusiasmo e solo per amore per Torniella.
Restando nel Roccastradino Montemassi sfoggia un albero all’uncinetto che fa pensare agli abeti innevati. Anche questo è un progetto corale che ha come capofila il circolo Arci di Montemassi che organizza tutto l’anno eventi per animare il paese. Stavolta ha raccolto i centrini realizzati o donati dai montemassini e anche da chi pur vivendo altrove partecipa alle sue iniziative e con essi ha confezionato questo cono bianco che nelle ore notturne viene illuminato. L’albero si trova in piazza Salotto ed è il simbolo dell’unione della comunità: ognuno avvicinandosi all’albero riconoscerà il suo contributo all’opera finale.
Anche Scansano ha scelto i centrini bianchi ricamati a mano per decorare la struttura a cono posta al centro di piazza Garibaldi. I centrini sono stati realizzati dalle donne del paese con il coordinamento dell’associazione Città del Pane, in particolare di Dina Leoneschi e Anna Merli. A Braccagni ci ha pensato il gruppo delle “Donne di Braccagni in Festa”, volontarie sempre pronte a attivarsi per iniziative benefiche e per l’amore del paese. Grazie alla disponibilità del parroco don Maurizio Marta che ha dato lo spazio accanto alla chiesa per allestire l’opera finale e benedirla al momento dell’inaugurazione, le donne di Braccagni hanno realizzato le “mattonelle” all’uncinetto e con esse hanno foderato la struttura dell’albero. E c’è anche il presepe, rigorosamente home made.
Albero e presepe all’uncinetto sono anche il simbolo del Natale a Montegiovi (Castel del Piano) dove ad aggiungere ulteriore valore all’opera sono la scelta di collocarlo sulla terrazza del belvedere del paesino, valorizzando il panorama che si gode da lì, e il messaggio legato al tema della lotta contro la violenza di genere. L’albero era stato realizzato anche lo scorso anno e per la seconda edizione si è ripetuta la magia con l’accensione di albero e presepe il 9 dicembre al termine di una fiaccolata in paese. Volontari e volontarie coordinati dalla Pro Loco di Montegiovi hanno permesso la realizzazione del maxi albero (oltre 1400 quadrotti all’uncinetto) e hanno deciso di dedicare l’opera a tutte le donne vittime di violenza. Non va infatti dimenticato che tra i simboli della lotta al femminicidio e a ogni forma di violenza (fisica, psicologica e economica) ai danni delle donne oltre alle scarpette rosse ci sono proprio i manufatti realizzati con quadrotti di lana all’uncinetto che rappresentano la forza delle donne che come tanti fili intrecciati si uniscono nella comune battaglia contro una delle piaghe del nostro tempo.
Basta ricordare che per le iniziative del 25 novembre la Provincia e la Commissione provinciale pari opportunità hanno portato a Grosseto la mostra “Geometrie senza tempo”, un’installazione itinerante ideata dall’associazione La Casa di Hilde di Piancastagnaio e realizzata con questa tecnica. Dal 2015 esiste inoltre il progetto nazionale Viva Vittoria che associa il lavoro a maglia alla sensibilizzazione sulla violenza di genere e da cui è nata l’anno scorso una maxi installazione anche a Grosseto, con un enorme tappeto colorato che nella giornata del 25 novembre circondava la statua di Canapone.  l
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Italia e mondo
La tragedia e le indagini

Morta a 22 anni dopo l’anestesia per rifarsi il naso: Margaret, il “giallo” dei documenti e l’ultimo video

Sportello legale