Invasione di topi a Fonteblanda, esche e trappole vanno a ruba: «Non facciamo che vendere sistemi fai da te»
Nella frazione del comune di Orbetello continua l’invasione di roditori: «Il Comune dovrebbe pensare di più al decoro e noi cittadini a non spargere rifiuti»
FONTEBLANDA. A Fonteblanda vanno a ruba le trappole per topi. Sarà forse il clima a favorire il proliferare dei roditori, certo è che nella frazione del comune di Orbetello, nella ferramenta, non si fa altro che vendere esche e trappole per debellare i topini che arrivano in casa, e che scorrazzano nel giardino a due passi dalle porte delle abitazioni.
«Succede ciclicamente – dicono dalla ferramenta – era successa una cosa simile prima che scoppiasse il Covid. Ci fu una vera invasione e adesso è come qualche anno fa». L’autunno è da sempre la stagione tipica dell’invasione di ratti e topi nei paesi e nelle città.
Nella stagione estiva questi roditori hanno goduto della ricchezza delle campagne, dove hanno potuto trovare cereali e acqua in grandi quantità, una condizione ideale per vivere e riprodursi.
In autunno, invece, quando nei campi i viveri scarseggiano, si assiste a una vera e propria inversione di tendenza e dalle campagne i roditori migrano verso i centri abitati dove sanno che potranno trovare cibo per vivere.
Passeggiando per le vie del paese capita di imbattersi in carcasse dei topini schiacciate dalle auto. Vicino al distributore, che si trova lungo la strada provinciale Talamonese, ci sono i bidoni della spazzatura.
Quando i contenitori vengono svuotati e poi rimessi in sede, visto che il fondo stradale non è “in piano”, si crea un’intercapedine fra l’asfalto e la base del cassonetto. Qui sotto arrivano i topi che vanno in cerca di resti di cibo da poter mangiare. Chi va a fare benzina vede uscire dai bidoni i topini.
Un’invasione che non risparmia nessun paese della costa, da Follonica fino a Orbetello passando per Fonteblanda e Albinia. Questo nonostante il Comune stia realizzando derattizzazioni a tamburo battente; è in programma un’intensificazione. Per il momento sembra che ad avere la meglio siano i topi.
Se da un lato è il periodo che aiuta la proliferazione e l’avvicinarsi verso le abitazioni, dall’altro una maggiore attenzione anche da parte dei cittadini non guasterebbe. In una delle vie che si snodano dietro la piazza dell’Uccellina, all’altezza della postazione della raccolta differenziata sono state abbandonate da tempo delle potature.
Accanto a queste anche vecchi elettrodomestici e altri tipi di rifiuti. Certo che la presenza di questa spazzatura non aiuta a mantenere il paese pulito e ad allontanare i roditori. «Bisognerebbe tutti fare di più – dice una passante – il Comune pensare al decoro e noi cittadini non buttare i rifiuti che possano attirare animali, topi o cinghiali che siano. Non va bene. È il nostro paese e siamo noi i primi a doverne avere cura».
Largo quindi a trappole, colle e a tutti i mezzi consentiti per debellare l’invasione dei topi. I cittadini di Fonteblanda lamentano un altro disservizio: la casetta dell’acqua va a fasi alterne. Una turista ha provato a premere i pulsanti ma dell’acqua nemmeno una goccia. «La fontanella fa rumore – dice – quindi ho dedotto che funzionasse. Ci ho messo anche dei soldi ma se li è presi senza darmi l’acqua». Più fortunato di lei un uomo che è riuscito a far sgorgare l’acqua. Il rivolo è però molto lento e a volte si interrompe. «Funziona ma non tanto bene», dice al Tirreno.