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Specie aliena nel lago di Burano: è arrivato il granchio blu

Un esemplare di granchio blu trovato nel lago di Burano
Un esemplare di granchio blu trovato nel lago di Burano

Gli esemplari saranno eradicati dall’area protetta

18 febbraio 2023
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CAPALBIO.  Il granchio blu è arrivato anche nel lago di Burano. Fino a pochi giorni fa lo specchio d’acqua interno all’oasi Wwf di Burano era rimasto preservato dalla presenza della specie, già trovata nella laguna di Orbetello.

«Fino a ora– dice Fabio Cianchi, responsabile delle oasi del Wwf – il nostro lago era riuscito a resistere a questa invasione. Da oggi non possiamo più fermarlo». Il granchio blu, infatti, è una specie di granchio non autoctona, cosiddetta “aliena”, che sta mettendo a repentaglio l’ecosistema marino e quello delle nostre laguna. Il granchio reale o granchio azzurro è una specie originaria della sponda occidentale dell’oceano Atlantico, dove vive lungo le coste dell’intero continente americano, dalla Nuova Scozia all’Argentina spingendosi anche lungo i corsi dei fiumi. Tramite l’acqua incamerata per zavorrare le navi, la specie è stata accidentalmente introdotta in numerose altre parti del mondo fra cui il Mar Mediterraneo. I primi avvistamenti, in Italia, risalgono al 2008. Dal 2019 la sua presenza è andata sempre aumentando.

«Le specie nuove o muoiono o si adattano. In questo caso, – dice Cianchi – il granchio reale si è adattato e costituisce un problema per il nostro ecosistema visto che è una specie aliena come avvenuto per la pianta fico degli ottentotti, il gamberetto americano. Il granchio azzurro è pericoloso per le nostre femminelle che troviamo in laguna, per il gamberetto comune. Potrebbe esserlo per gli avannotti. I danni reali che causerà li vedremo col passare del tempo e ci saranno fino a che non arriverà un altro organismo capace di tenerlo a bada come è successo con i gamberetti americani».

Adesso che l’invasione ha raggiunto anche Burano, gli esemplari che saranno trovati saranno eradicati. Si tratta di un granchio di grandi dimensioni rispetto a quelli autoctoni e molto più violento. Le sue chele molto più grandi di quelle del granchio autoctono provocano delle ferite profonde. Quello trovato a Burano pur grande una decina di centimetri è ritenuto non di grandi dimensioni visto che ci sono esemplari decisamente più grandi. La specie misura fino a 15 cm di lunghezza e 23 cm di larghezza: presenta corpo più largo che lungo, di forma ellittica, con due spuntoni ai due lati del corpo. Le zampe sono piuttosto allungate, col primo paio tramutato in chele, più grandi nei maschi rispetto alle femmine: il colore del corpo è verde oliva nella parte superiore, mentre il ventre è bianco-azzurrino e le zampe presentano l’attaccatura e la parte terminale di un colore blu intenso. Nei paesi d’origine vengono considerati una prelibatezza anche costosa. Nei mesi scorsi era stato un orbetellano a pescare non lontano dalla laguna di Orbetello il granchio reale. Non resta che sperare che la presenza del granchio azzurro non finisca per sterminare un granchio caratteristico della laguna di Orbetello come la femminella.

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