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Maxi vincita a Braccagni, chi è il nuovo milionario? I clienti della ricevitoria: «È di sicuro un compaesano»

di Matteo Scardigli
Maxi vincita a Braccagni, chi è il nuovo milionario? I clienti della ricevitoria: «È di sicuro un compaesano»

Paesani a caccia del Paperone, mentre i titolari della ricevitoria sono “assediati” sui social dopo una banale battuta

18 febbraio 2023
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BRACCAGNI. L’aria che si respira a Braccagni all’indomani della vincita multimilionaria al Superenalotto “centrata” nella tarda serata di giovedì è elettrica; e non a causa dei numerosi tralicci che insistono sulla frazione.

Giuseppe Demasi è tra i primissimi ad alzare la saracinesca del suo bar pizzeria Interno 44 nella piazzetta che si apre su via Anita Garibaldi, su cui affacciano appartamenti, banca, ufficio postale e altre attività commerciali. Il cuore del paese di una volta che batte fra il cemento dell’edilizia contemporanea.

Il suo locale, tradizionale punto di ritrovo di molti residenti, già di prima mattina è “al centro del mondo”, oggi più che mai: uno dei due, lui o la moglie Ludovica Papa, pochi giorni fa – senza saperlo – ha venduto al fortunato vincitore la quota del “sistemone” che è valso 4 milioni e rotti a 90 persone in tutta Italia (la fortuna ha baciato la Toscana anche a Borgo San Lorenzo e Pontassieve).

Gli avventori non parlano d’altro e si scambiano occhiate e occhiolini cercando di capire chi sia il misterioso novello Paperone. Tutti giurano – scherzando – di non aver sentito passare ambulanze (non sia mai che l’improvvisa gioia possa aver tirato un brutto scherzo alle coronarie di qualcuno) o aver udito la disperazione di mogli o mariti piantati in asso. Per inciso: auto di lusso nuove fiammanti, nei parcheggi della zona, non se ne vedono.

Vero è, racconta la residente Giacaranda Perugini, che «ogni giorno ci ritroviamo tutti qui per il caffè e le chiacchiere di paese. Ma oggi manca più di qualcuno». E le voci iniziano a correre.

L’improvvisa notorietà raggiunta a livello nazionale da Braccagni si scatena sulla frazione come una tempesta.

Il jackpot è da record, il più alto di sempre: la giocata vincente attinge a un montepremi complessivo superiore ai 371 milioni, per un “6” che non veniva centrato ormai dal maggio 2021. E, come – purtroppo – accade spesso, a farne le spese è chi nel cuore non ha che la gioia per gli altri, mentre è in attesa della sua più grande: quella di una bambina in arrivo.

È il caso di Demasi stesso, affranto e dispiaciuto per come è stata travisata sui social una semplice frase che lui ha pronunciato a caldo, non appena avuta conferma che il tagliando era stato emesso dal suo terminale.

Un frase di ovvia circostanza, la più umana di tutte. «Spero che il vincitore torni in negozio e si ricordi di me», aveva detto, aggiungendo: «Mi auguro che faccia un bel regalo a mia figlia».

Demasi e Papa hanno saputo costruire insieme la propria fortuna, fondata sul duro lavoro e cementata con l’amore reciproco. E certo non hanno bisogno della “carità”. Ma gli odiatori da tastiera hanno saputo vomitare il peggio di sé, e la famiglia in procinto di allargarsi (manca veramente pochissimo) ora cerca solo di dimenticare questo brutto aspetto di una bella vicenda.

Nel bar, sopra la macchina del caffè, campeggia solo il più classico dei cartelli: “vinti qui € 4.000.000”, tutto in maiuscolo con tanto di due punti esclamativi (anche se in realtà, per i pignoli, sono 4.123.704,71; giusto qualche spicciolo in più).

Ma per fortuna ci sono i clienti, che tra una battuta e un dare di gomito risollevano il morale dell’esercente, che alla fine offre pure una buona bottiglia. E che, fra la soglia del locale e i tavolini disposti all’esterno, commentano (ma «per carità, niente foto e niente nome sul giornale»).

Dietro la promessa dell’anonimato c’è allora chi, fosse stato al posto del vincitore, avrebbe “piantato il chiodo” per svignarsela di nascosto in un paradiso tropicale, e chi invece è disposto a giurare che avrebbe investito i milioni in questa o in quell’altra attività o idea imprenditoriale.

«Data l’età, se quei soldi fossero capitati a me li avrei dati in beneficenza», promette Marta Birigazzi, mentre Perugini chiude con un auspicio per la frazione, che prima di ieri compariva sulla mappa solo una volta all’anno, in occasione della fiera del Madonnino: «Da quando ci hanno chiuso il cavalcavia siamo tagliati fuori anche dal passaggio da e verso il mare. Ormai qui siamo rimasti solo noi braccagnini doc, e siamo sempre di meno. Mi auguro – spiega – che questa improvvisa notorietà derivata dalla vincita possa portare nuova linfa al paese».

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