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Rapina alla friggitoria, inseguono il ladro col mestolone. Decisivo l'intervento di un cliente (poi premiato)

Rapina alla friggitoria, inseguono il ladro col mestolone. Decisivo l'intervento di un cliente (poi premiato)

Succede tutto in piazza San Michele, in pieno centro storico a Grosseto

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GROSSETO. Woody Allen l’aveva detto (e diretto): prendi i soldi e scappa. E così ha fatto un uomo due sere fa, solo che non aveva fatto i conti con i gestori del locale, armati di cucchiarella, né con la reattività di un cliente.
Succede tutto alla friggitoria napoletana Zazzà di piazza San Michele, in pieno centro storico, pochi minuti prima delle 22 di domenica.

L’uomo si avvicina al bancone per chiedere, come aveva fatto spesso nei giorni precedenti, qualcosa da mangiare. Maurizio Del Vecchio sta servendo alcuni avventori e gli chiede di ripassare in un secondo momento, e così l’uomo si allontana.

Poco dopo, approfittando di un momento di calma (i clienti si erano sistemati all’esterno) , l’uomo torna a fare la sua richiesta. In quel momento, nel locale ci sono solo Del Vecchio e la moglie, la titolare Carmen Milo: lui alla cassa, lei alla friggitrice.

A un certo punto Del Vecchio si volta e fa giusto un passo o due in direzione del retrobottega. L’uomo, approfittando della distrazione, con un rapido gesto apre il registratore di cassa, infila la mano e arraffa quello che può.

Ma Del Vecchio si volta. Colto sul fatto, l’uomo si dà alla fuga a gambe levate: dietro Del Vecchio, che inveisce contro di lui, e ancora dietro Milo, che brandisce la cucchiarella: un arnese in legno da cucina lungo più di un metro.

I coniugi sessantenni, però, sono presto costretti a rinunciare all’inseguimento. Sembra fatta per il ladro, che tuttavia si accorge – con la coda dell’occhio – dello scatto fulmineo di un cliente che, alzatosi, comincia a corrergli dietro.

L’uomo accelera ma viene tradito dalle infradito, che lo abbandonano dopo poche falcate; Del Vecchio le avvicina col piede al negozio mentre chiama i carabinieri. I due sono sotto choc, tutto sembra perduto. A un certo punto, però, il cliente “centometrista” ritorna vittorioso. In mano stringe un pugno di banconote dal valore di circa 60 euro e un mucchietto di carta. Racconta che l’uomo, inseguito lungo via Mazzini, sentendosi il sale sulla coda si è disfatto del malloppo.

Poco dopo arrivano i carabinieri per formalizzare la denuncia. «Siamo addolorati per quello che è successo», premettono i coniugi, e poi spiegano: «Non abbiamo mai negato qualcosa da mangiare a chi ce l’ha chiesto, e l’avremmo dato anche a lui; come già altre volte. Ma rubare no».

«Purtroppo non è il primo caso che ci capita qualcosa del genere. Una volta – racconta Milo – ero da sola e sentii aprire il frigo delle bibite. Mi voltai e (non so come) riuscii a riacchiappare chi le aveva prese e a fargliele rimettere a posto».

E così, mentre l’Arma è sulle tracce del fuggitivo, il cliente-salvatore «non ha voluto una ricompensa, ma almeno sono riuscito a fargli accettare una cena gratis», conclude Del Vecchio. La ciliegina sulla torta? Oltre al denaro, l’uomo aveva afferrato anche alcuni scontrini; credendo fossero soldi.

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