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«Un’azione legale collettiva per denunciare i responsabili»

Riunione cittadina contro il puzzo
Riunione cittadina contro il puzzo

Il Comitato aria pulita invita tutti i grossetani a partecipare

30 giugno 2022
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GROSSETO. L’unione fa la forza, anche contro la puzza. Ieri sera si è riunito il Comitato aria pulita Grosseto per parlare, ancora una volta, dei forti odori che da tempo stanno invadendo la città. Non solo. Matteo Della Negra, referente del Comitato, ha annunciato l’intenzione di alcuni cittadini di far partire una class action (un’azione legale collettiva) in sede civile per denunciare le persone ritenute responsabili per questi cattivi odori. Un’azione che, secondo i membri del Comitato, non è mai stata fatta a Grosseto e che al Comitato appare l’unica strada per cercare di avere risposte, che fino a oggi – dicono – non ci sono state.
«Un silenzio assordante. È scandaloso che tacciano tutti, nonostante le centinaia di segnalazioni che sono state fatte alla polizia municipale, le lettere inviate in Comune e gli esposti presentati in procura. Dal Comune nessuna risposta: tacciono il sindaco , l’assessora all’ambiente e l’assessore alle attività produttive. Ci sono cittadini che non riescono più a respirare e che sono preoccupati per la loro salute – continua Della Negra – Cosa respirano quando c’è quell’odore di plastica bruciata? E quando sentono puzza di penne di pollo bruciato? ».
L’incontro di ieri al parco Giotto è stato solo il primo passo che porterà i membri del comitato – e non solo – a presentare una denuncia contro coloro che saranno identificati come gli imputabili per i disagi che i cittadini stanno vivendo. Della Negra invita tutti coloro che ritengono di essere stati danneggiati da questa situazione di rivolgersi al Comitato per avere maggiori informazioni ed eventualmente prendere parte alla class action. «Per farlo basta inviare una mail a grossetoariapulita@gmail. com o chiamare il numero 392 0633336. Maggiori informazioni sulla pagina Facebook “Comitato aria pulita Grosseto”».
Potrebbero partecipare all’azione legale collettiva coloro che a causa dei miasmi si sono trovati costretti a cambiare abitudini o, ad esempio, chi ha dovuto comprare un condizionatore perché stare con la finestra aperta è diventato impossibile. E ancora – sempre come esempi forniti dal comitato – chi ritiene che il valore del proprio immobile sia stato svalutato a causa dell’odore insopportabile. Tra gli indiziati principali, come possibili fonti dei cattivi odori, ci sarebbero il depuratore e un impianto a biomasse della zona. I cattivi odori si sono sentiti, o si sentono, un po’ in tutta la città e anche nelle frazioni vicine, ma le lamentele maggiori arrivano dal quartiere di Gorarella e dalle zone dell’Uliveto e del Pizzetti. Molte le polemiche anche dal centro storico, dalle mura e da via Mascagni e ancora da Casalecci e San Martino.
«Gorarella aria fetida. Ti resta in gola il sapore acre. Ma che bruciano? Piume di pollo in quantità industriale? », scrive una cittadina grossetana sotto al post pubblicato sulla pagina Facebook del comunicato per raccogliere le segnalazioni. «Un fortissimo odore di bruciato mi ha svegliato alle tre di notte, costringendomi ad alzarmi e andare a chiudere velocemente le finestre», scrive un’altra. «Anche stasera mal di testa atroce per il cattivo odore nauseante – scrive un’altra ancora – A me fa venire un voltastomaco assurdo. Anche in casa non si respira». 
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