Il Tirreno

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orbetello 

Dimessa la bambina colta da malore La famiglia ringrazia i suoi soccorritori

I.A.

29 agosto 2021
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ORBETELLO. È stata dimessa dall’ospedale la piccola che, ne giorni scorsi, era stata colta da un malore sulla spiaggia della Feniglia, lato Ansedonia, mentre con la mamma era allo stabilimento la Capannuccia.

Sono stati momenti concitati. Pieni di apprensione e di preoccupazione. La bimba, improvvisamente, non respirava più. «La mamma – racconta Daniele Avvento, della Capannuccia – ha subito chiamato i bagnini. È stata chiamata immediatamente l’ambulanza che, per fortuna, essendo mattina, non ha trovato il parcheggio selvaggio ed è riuscita ad arrivare agevolmente allo stabilimento».

La struttura di Avvento è dotato di due defibrillatori: uno normale e uno pediatrico. «Lo abbiamo messo in funzione – aggiunge Avvento – anche se non c’è stato bisogno delle scariche».

In spiaggia, quando la piccola, figlia di clienti abituali dello stabilimento, si è sentita male, era presente anche un’operatrice sanitaria che è subito intervenuta.

Una presenza che è stata fondamentale, insieme a quella dei bagnini e del titolare, per salvare la neonata.

L’ambulanza ha trasportato la bimba prima all’ospedale Misericordia di Grosseto e poi a Siena dove è stata sottoposta ad accertamenti.

La piccola adesso è fuori pericolo ma la paura è stata davvero tanta. «Conta solo che la piccina stia bene – dice Avvento – e che tutto sia andato bene».

I genitori della bambina che vengono da anni in vacanza ad Ansedonia anche con i nonni della piccola hanno ringraziato la struttura e i bagnini per il supporto e l’aiuto ricevuto nei soccorsi dalla bimba che ha rischiato di morire.

La Capannuccia è uno dei pochi stabilimenti dotati di due defibrillatori, di cui uno è sulla spiaggia a servizio dei bagnanti, nel caso di malore. Ogni anno vengono realizzati corsi di formazione per l’utilizzo dello strumento salvavita. «In questi casi – conclude Avvento – venti secondi possono salvare una vita. Per questo noi ci siamo dotati di questi strumenti che sono pronti all’uso».

I.A.

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