«Tirrenica, speriamo che si apra un dialogo»
ORBETELLO. La creazione del parco archeologico di Valle d’Oro continua a tenere banco e lo farà sicuramente anche in futuro a prescindere da dove passerà l’autostrada. I rappresentanti dell’associazi...
ORBETELLO. La creazione del parco archeologico di Valle d’Oro continua a tenere banco e lo farà sicuramente anche in futuro a prescindere da dove passerà l’autostrada.
I rappresentanti dell’associazione Maremma Mare tornano alla carica, dopo che Monica Paffetti aveva fatto sapere di aver rintracciato nei suoi uffici solo due richieste di contatto sull’argomento, del novembre 2011, non escludendo, a dire il vero, la possibilità di concedere attenzione. Per questo il presidente Piero Pasquarelli fa sapere che «abbiamo provveduto a inviare, in data 22 aprile al sindaco di Orbetello una nuova raccomandata con un’ulteriore richiesta di incontro, nella speranza che questa volta possa aprirsi il dialogo. Vorremmo infine ricordare, visto che ciò è sfuggito al sindaco, che avevamo già chiesto un incontro per presentare il progetto ben quattro volte (mail registrata del 5 agosto 2011, raccomandate del 19 marzo 2012, del 25 luglio 2012, del 15 dicembre 2012) - dice il presidente - e non riusciamo a capire come tali comunicazioni possano essere state smarrite, visto che siamo in possesso delle ricevute di ricevimento. Per questo ci auguriamo che non vada smarrita anche questa». Oltre a tale puntualizzazione l’associazione delle campagne torna a chiarire alcuni punti, forse per evitare che si pensi solo a un tentativo di strumentalizzazione: «Vorremmo chiarire che Maremma Mare è stata creata nel 2000 da un comitato spontaneo di 700 sottoscrittori, con lo scopo fin da allora di tutelare e valorizzare, con il supporto di fondi privati, il territorio archeologico e ambientale delle zone di Giardino, Valle D’Oro, Polverosa e san Donato anche a difesa di possibili bretelle autostradali, sostenendo invece la messa in sicurezza dell’Aurelia. Quindi – continua Pasquarelli - l’idea e le attività per arrivare al Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle D’Oro non è cosa recente, come immaginato dal sindaco, ma parte da lontano e ha già ricevuto parere favorevole da parte della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Firenze, dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Siena e da parte del Comune di Capalbio». (s.z.)