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Muore dopo il malore sul pedalò

Enrico Giovannelli
<strong>SOCCORSI.</strong> L’uomo viene caricato sull’ambulanza, ma sarà inutile
SOCCORSI. L’uomo viene caricato sull’ambulanza, ma sarà inutile

62 anni, di Pian di Scò l'uomo era in vacanza con il figlio e i nipoti

29 luglio 2009
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CASTIGLIONE. È caduto in acqua dal pedalò, per un improvviso malore. E in un attimo, a pochi metri dalla spiaggia, quella che doveva essere una tranquilla vacanza di alcuni giorni in Maremma, per una famiglia aretina si è trasformata in tragedia. È successo ieri mattina a Castiglione della Pescaia.
Marino Focardi, 62 anni residente a di Pian di Scò, a pochi chilometri da Figline Valdarno, si è sentito male verso le 11,30 mentre in compagnia del figlio e dei nipoti si stava godendo una giornata di sole a bordo di un pedalò, a poche decine di metri dalla battigia.
Vani i soccorsi per l'uomo, che è caduto in acqua, ma non ha più ripreso i sensi, nononostante gli sforzi dei bagnini e dei sanitari.
La famiglia Focardi da tanti anni frequenta Castiglione: il bagno Somalia è da sempre il loro punto di riferimento. E come sempre durante le vacanze arrivano figli e nipoti per una riunione generale.
Ieri mattina era una giornata ideale per godersi la spiaggia, peraltro neppure tanto affollata.
Tanto sole, assenza di vento e il mare piatto come una tavola, con la decisione di far divertire i nipoti: il noleggio del pedalò e l'escursione a poche decine di metri dalla battigia.
Marino Focardi si è sentito male dopo pochi minuti, nonostante non stesse neppure pedalando.
Probabilmente lo ha colpito un infarto fulminante, con l'uomo che si è accasciato prima sul pedalò per finire poi riverso in acqua. Sono stati il figlio e i nipoti a richiamare l'attenzione, urlando e agitando le braccia.
Così immediati sono scattati i soccorsi, con i bagnini delle torrette dell'associazione Cormorano beach 2009 che si sono subito accorti della gravità della situazione.
Due di loro si sono gettati in acqua e in pochi secondo hanno portato l'uomo sulla battigia.
Quindi è scattata una chiamata alla Croce Rossa che in un paio di minuti, la sede è distante solo un chilometro dall'altra parte del lungo mare di via Roma, era già sul posto.
Quando i sanitari sono arrivati in spiaggia gli stessi bagnini avevano iniziato il massaggio respiratorio, aiutati dal figlio che non ha lasciato mai il padre.
Il medico del 118 ha deciso di allertare anche l'elisoccorso Pegaso.
Il comandante dell'elicottero, che conosce molto bene Castiglione, è addirittura atterrato all'interno dello stadio di calcio Irio Valdrighi, proprio di fronte e a poche decine di metri dal bagno Somalia, cercando di accelerare i soccorsi.
Purtroppo, nonostante i disperati tentativi dei sanitari, per Marino Focardi non c'era più nulla da fare, fra la disperazione della moglie, del figlio e degli stessi gestori del bagno Somalia, accorsi dai richiami della gente, che hanno cercato di rincuorare gli amici-clienti.
Ai Carabinieri della stazione di Castiglione non è rimasto altro che avvisare il giudice che ha dato il benestare alla rimozione del corpo, che era rimasto per almeno un'ora sulla battigia, in una zona che è stata recintata per impedire ai tanti curiosi di avvicinarsi troppo.
All'operazione di soccorso ha partecipato anche la Capitaneria di porto.

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