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Playoff di Conference League, Polissya-Fiorentina 0-3: un tris che vale l’Europa. Ma Kean salta il ritorno

di Paolo Nencioni

	L'esultanza dei viola
L'esultanza dei viola

Prima uscita ufficiale dei toscani di Stefano Pioli che vincono senza problemi e con un tempo giocato in dieci uomini

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Non c’era partita in 11 contro 11 e non c’è stata partita nemmeno in 10 contro 11. La Fiorentina riparte da dove aveva lasciato, cioè dai gol di Moise Kean (anche se quello di stasera non gli verrà assegnato) e dalle parate di David de Gea. Tutto fin troppo facile per la Viola sul campo slovacco di Presov nell’andata dei playoff contro gli ucraini del Polissya, costretti a giocare lontano da casa a causa della guerra. Un 3-0 finale che non fa una grinza e rispecchia fedelmente i valori delle squadre in campo. Tra una settimana, a Reggio Emilia ma per motivi molto meno gravi di una guerra (la ristrutturazione dello stadio Franchi), sarà una semplice formalità.

L’avversario e la gara

D’altronde si affrontavano due società che hanno capacità di spesa non paragonabili: gli ucraini che comprano per qualche centinaia di migliaia di euro e gli italiani che stanno comprando un centravanti di riserva (Piccoli) per 25 milioni. Insomma, non ci sarà un lieto fine nella favola del Polissya che sperava nel miracolo dopo aver superato due turni preliminari, mentre la Fiorentina guarda lontano, al 26 giugno 2026 quando a Lipsia si giocherà la finale di Conference, la “coppetta” che è già sfuggita un paio di volte in finale e la terza in semifinale. Stefano Pioli non ha fatto mistero di puntare a un titolo, magari da dedicare a Davide Astori, e stasera ha messo il primo mattoncino di un cammino che sarà molto lungo e pieno di insidie.

Sulla partita c’è poco da dire. Si parte con una piccola sorpresa, Ndour al posto di Dzeko nell’undici titolare, ed è subito Fiorentina con Pongracic che sfiora il vantaggio di testa. Vantaggio che arriva all’8’ grazie a Kean che vince un rimpallo sulla tre quarti e la mette dentro con la complicità della schiena del portiere Kudryk. Se si chiudono gli occhi sembra di essere a Firenze: si sentono solo i 400 arrivati dalla Toscana, al cospetto di 6.000 slovacchi silenti.

L’espulsione

I padroni di casa provano a dare un senso alla loro serata al 23’ con un colpo di testa di Filippov che trova la manona di de Gea. Ma è il classico fuoco di paglia. Al 32’ Kean e Gosens si scambiano i ruoli: il centravanti sfonda sulla destra e mette al centro per il sinistro del tedesco che non lascia scampo a Kudryk. Partita virtualmente finita. Ci pensa lo stesso Kean a provare a riaprirla al tramonto del primo tempo quando rifila una gomitata a Sarapii che gli aveva tirato le treccine: rosso diretto, ma nessun provvedimento per il difensore.

Pioli passa al 3-5-1 ma la ripresa offre solo uno sterile possesso palla degli ucraini, fino al 69’ quando Gudmundsson, fino a quel momento incompiuto, s’invola verso la porta e mette la palla sotto le gambe del portiere. Lipsia è ancora lontana. Da stasera qualche centimetro più vicina.  

Qui la diretta della partita

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