Palladino: «Siamo molto ambiziosi ma ora non guardiamo la classifica»
La Fiorentina non si ferma e ora crede nel colpaccio con l’Inter
FIRENZE. Gongola Palladino, ma con quel realismo che dà ancora più valore ai risultati conquistati. Meglio: alle sette vittorie consecutive che spingono la Fiorentina lassù in classifica e introducono nel modo migliore la sfida di domenica all’Inter in cui, tra le altre cose, la squadra viola andrà a caccia dell’ottavo successo di fila in campionato per eguagliare il record assoluto che risale addirittura alla stagione 1959-60.
Ci sarà tutto il tempo per pensarci, passando prima per i ciprioti del Pafos che giovedì arrivano a Firenze e spezzeranno l’attesa per la partitissima con i nerazzurri di Inzaghi: insomma, una partita alla volta come dice lo stesso Palladino. «Allenare questo gruppo – ha dichiarato il tecnico campano nel dopo partita – è stupendo. Un gruppo che ha motivazioni fortissime e valori umani altissimi. Per questo sono soddisfatto di quello che i ragazzi stanno facendo e soprattutto di come lo stanno facendo: non era facile ripartire dopo la sosta e dopo tanti complimenti per le sei vittorie di fila precedenti a questa, ma dentro lo spogliatoio si è creato qualcosa di meraviglioso. Siamo uniti e consapevoli, però dobbiamo andare avanti di partita in partita».
Senza guardare la classifica, non ora almeno. «Siamo ambiziosi, alcune squadre non hanno trovato ancora la...quadra, insomma il campionato è strano, ma non dobbiamo commettere l’errore di sentirci più forti di quello che siamo col rischio di perdere di vista il compito di proseguire a lavorare sodo, con spirito di sacrificio e di umiltà: non vogliamo perdere con nessuno e giocarcela con tutti, ma la classifica la guarderemo più in qua e allora fisseremo degli obiettivi».
Due dediche, il focus su un paio di singoli, prima di spostare di nuovo l’attenzione sul campo. «La dedica per il successo contro un Como vivo è al presidente Commisso che domani (oggi, ndr) compie gli anni», dice Palladino. «Sono davvero felice per questa vittoria. È stato un bellissimo regalo per il mio compleanno di domani», ha risposto il numero uno del club sul sito viola ringraziando la squadra. Ma il tecnico viola dice di essere contento anche «per i tifosi che anche a Como ci hanno seguito in massa e sono sempre il nostro uomo in più. Dietro Kean c’è un lavoro straordinario fatto insieme in campo, ma il merito è tutto suo: e ha ancora margini di miglioramento. Gudmundsson? Abbiamo un piano per farlo rientrare con l’Inter, oppure in Coppa Italia subito dopo, speriamo fili tutto liscio. Da qui all’inizio di gennaio abbiamo altre dieci partite da disputare: e io ho bisogno di tutti per essere competitivi su tutti e tre i fronti. Ora testa alla Conference League perché giovedì ci aspetta un’altra partita importantissima». Felice Adli, autore del secondo gol in maglia viola: e se il primo segnato al Milan non l’ha festeggiato come avrebbe voluto per ovvi motivi, quello di ieri che ha aperto la strada ai tre punti ha invece avuto il giusto risalto personale. Concreto in campo e fuori, l’ex rossonero. «Il Como ci ha messo in difficoltà ma abbiamo tirato fuori un grande spirito di squadra su un campo difficile: essere arrivati a sette vittorie consecutive ci dà tanta serenità ed entusiasmo». Il punto ce l’ha messo Dodo: «Dopo la sosta è sempre difficile rientrare ma ci siamo allenati molto bene e fare questi risultati è un pieno di fiducia. Gli ultimi due anni sono stati difficili per noi e sappiamo cosa significa per i tifosi tutto questo».