Il Tirreno

Firenze

Calcio

Due sfide guardando al futuro La Viola e il “fattore Franchi”

di Francesco Gensini
Due sfide  guardando al futuro La Viola e il “fattore Franchi”

Buona parte della stagione appesa all’esito dei prossimi match casalinghi. Domani contro il Genoa si cerca la spinta per superare anche il Viktoria

14 aprile 2024
3 MINUTI DI LETTURA





FIRENZE. In passato è stato il “fortino”, non di rado e non senza effetti positivi sui risultati anche in stagioni in cui la squadra viola brillava scarsamente per qualità: il “Franchi” per la Fiorentina ovviamente, e prima ancora il Comunale, ma quei tempi non esistono più in generale per il calcio. Ma lo stadio di Campo di Marte è stato e rimane un fattore sempre e comunque, e non a caso Vincenzo Italiano confida ogni volta nella spinta coinvolgente dei tifosi per consentire al suo gruppo di andare oltre i limiti oggettivi: nelle prossime due partite dei prossimi tre giorni ce ne sarà bisogno. Soprattutto nella seconda. Il Genoa domani, il Viktoria giovedì: ecco i due avversari che saranno a Firenze a breve e se i rossoblù rappresentano forse l’ultima occasione di rimanere agganciati al treno che conta in Europa (League) di campionato in parte compromesso, la formazione ceca è il passepartout prezioso da usare per l’ingresso nelle semifinali di Conference League.

In un’ipotetica scelta, non c’è paragone tra il valore dell’uno e dell’altro impegno, però in questo momento particolare la Fiorentina ha bisogno di toccare le corde dell’entusiasmo e allora la sfida all’ex Gilardino diventa fondamentale: può essere la miccia per l’innesco giusto poi con il Viktoria. E allora, a proposito di componenti essenziali, si torna all’assunto di partenza: la spinta dei sostenitori viola rappresenta il plus necessario per trovare nuove motivazioni sotto il profilo psicologico, che subito a seguire diventino input per esprimere un gioco più redditizio.

Insomma, “fattore Franchi”. Basilare, indispensabile. Perché a proposito di fattori, ce ne sono altri due strettamente legati e affatto secondari: giorno e orario delle due gare in questione. Difficoltà nella difficoltà, e difatti la prevendita descrive già adesso un’affluenza ben lontana dai numeri delle partite che contano e, anzi, ha bisogno di un rilancio consistente per raggiungere livelli importanti. Specie per Fiorentina-Viktoria Plzen, ma di quell’entusiasmo di cui sopra si sono perse un po’ le tracce e il ritardo in classifica in campionato e certe prestazioni come all’andata in Conference League non sono immuni dalle cause. In più, tornando a data e orario, il fischio d’inizio col Genoa è domani, lunedì, alle 18,30 e quello con i cechi giovedì alle 18,45. Giorni feriali, giorni di lavoro per i tifosi viola: che ad ora, sempre per i biglietti staccati fino a ieri sera, se ne prevedono poco più di ventimila con i rossoblù e diecimila per l’appuntamento in Europa. Ecco il motivo per il quale, al di là dei tre punti che darebbero sostanza alla classifica, vincere contro il Genoa servirebbe anche da impulso all’ambiente verso la Conference League.

Che tanto, alla fine, è verissimo che la Curva Fiesole trascina lo stadio a trascinare la Fiorentina. Ed è quello su cui conta Italiano, ma il primo input a innescare il meccanismo positivo e favorevole deve venire sempre dalla squadra con le prestazioni e i risultati. Ieri, intanto, Biraghi e compagni hanno ripreso ad allenarsi al Viola Park dopo il giorno di riposo concesso dal tecnico siciliano di ritorno dalla Repubblica Ceca: gruppo in pratica nuovamente al completo per il rientro di Bonaventura, convocato e infine lasciato in tribuna a scopo precauzionale a Plzen per i postumi della contusione al ginocchio rimediata contro la Juventus domenica scorsa, anche se il centrocampista marchigiano non è al 100 per cento e alla fine Italiano potrebbe decidere di non rischiarlo. Dipende dalle prove di oggi in quella che può essere già definita la rifinitura e il discorso vale pari pari per altri calciatori come Nico Gonzalez, Arthur e Milenkovic, tanto per dirne tre che erano in campo nell’andata dei quarti.

La partita col Genoa ha un valore, quella di coppa un altro, si diceva, e se la Fiorentina è sempre richiesta nella sua versione migliore, contro il Viktoria è indispensabile lo sia: perché non avrà un appello per inseguire il sogno di andare ad Atene a prendersi la “rivincita” su Praga.


 

Primo piano
Fisco

Nuovo 730, online le dichiarazioni precompilate: le novità del modello semplificato