Il Tirreno

Firenze

Viola, no alla Superlega

di Francesca Bandinelli

	Il direttore generale della Fiorentina Joe Barone
Il direttore generale della Fiorentina Joe Barone

Il dg Barone categorico: «Proteggiamo i sogni»

23 dicembre 2023
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L a Fiorentina è fortemente contraria alla Superlega, «totalmente». A rompere il silenzio, da Monza, pochi istanti prima del calcio d’inizio della gara contro la squadra di Palladino è stato, dai microfoni di Sky il direttore generale viola Joe Barone. «Abbiamo già combattuto una cosa del genere in America – ha detto -, in un sistema calcistico in cui non esistono promozioni e retrocessioni. Siamo totalmente contrari, lo siamo sempre stati. Ci sono “architetti” che disegnano un sistema per allargare le distanze tra i club medio-piccoli e quelli grandi: questo non va bene». Ma non è tutto: il braccio destro del presidente Commisso affonda ancora di più il colpo. «Siamo una proprietà che ha dato tanto e che vuole continuare a muoversi in questa direzione. Siamo a favore della Federcalcio italiana, tramite l’Eca, e siamo legati da grande amicizia con Uefa e Fifa. Come avete visto, Ceferin era presente alla nostra inaugurazione al Viola Park (e Infantino fece arrivare un video messaggio dedicato, ndr). Mi auguro e chiedo a tutti i miei colleghi che ancora non hanno preso posizione di farlo, esattamente come me in questo momento. Bisogna proteggere i sogni, il sistema, i nostri soldi e soprattutto i tifosi».

A circostanziare la posizione del club ci ha pensato, subito dopo, una nota, diffusa sui canali della società: «La Fiorentina, pur consapevole che ci saranno tempi ancora lunghi per conoscere nel dettaglio eventuali modalità e applicazioni del modello proposto, ritiene che la nascita di una nuova competizione rappresenti un grave rischio a più livelli, per i campionati nazionali, ma anche per il movimento del calcio, compresi i sempre meno tutelati settori giovanili. C’è l’impressione che alcuni club, in alcuni casi con enormi debiti e difficoltà economiche, progettino nuovi sistemi soltanto per ripianare i propri debiti e aumentare la distanza con realtà sane, sia a livello economico che finanziario. Questa è una battaglia iniziata da Commisso già diversi anni fa in America, per consentire a ogni società di giocarsi sul campo le proprie capacità, le proprie ambizioni e i propri sogni sportivi». Impossibile, almeno in questo passaggio, non leggerci un riferimento alla Juventus, tra i club che fin da subito aveva recitato un ruolo da protagonista nella creazione della Superlega.

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