Il Tirreno

Firenze

Tutti a lezione d’Italiano

di Francesco Gensini
Tutti a lezione d’Italiano

È la miglior partenza della Fiorentina dai tempi di Paulo Sousa Ma ora per fare il salto di qualità servono i gol di Nzola e Beltran

17 novembre 2023
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FIRENZE. È la miglior partenza di Italiano e addirittura la Fiorentina non totalizzava almeno 20 punti dopo 12 giornate dal campionato 2015-16 quando furono ben 27 con Paulo Sousa in panchina: eppure, per quello che è stato il rendimento della squadra viola finora e soprattutto di alcuni singoli, è possibile intravedere margini di crescita per ipotizzare un futuro sì ancora nel segno dell’Europa, ma anche lì con uno scatto in avanti che darebbe lustro alla stagione.

Chiaramente, proprio per quelle che sono state le risposte di queste 12 partite, l’impresa è tutt’altro che semplice e una volta di più viene richiesto a Italiano di far andare il gruppo oltre quei limiti che, in un modo o nell’altro, hanno impedito obiettivi più importanti rispetto alla Conference League. Può aiutare il mercato di gennaio?

“Deve” aiutare, visto che la Fiorentina con questi 20 punti è sesta in classifica (quinta a pari merito con l’Atalanta a cui rende la posizione per la peggior differenza reti), però a una sola lunghezza dal quarto (Napoli) che vale la Champions League e a tre dal terzo occupato dal Milan, prossimo avversario sabato 25 a San Siro. Italiano ha ritrovato la squadra ieri al Viola Park dopo tre giorni di riposo e, nonostante debba fare a meno dei Nazionali come ad ogni sosta, ha cominciato subito a portare avanti il programma che ha in mente per questa settimana abbondante: ma per quello che gli serve, e serve alla Fiorentina, chi è rimasto al centro sportivo va più che bene. Beltran e Nzola, tanto per fare due nomi non a caso: con due gol nel carniere finora l’argentino segnati in una volta sola al Cukaricki e con due gol anche l’angolano (uno al Cagliari e uno sempre ai serbi), l’apporto dei centravanti chiamati a sostituire Cabral e Jovic nella ricerca ormai annosa del vero “sostituto” di Vlahovic è stato nettamente al di sotto delle aspettative e i margini di crescita per la squadra viola difficilmente prescindono dai miglioramenti attesi e auspicati dei due.

Che non possono essere quelli visti da agosto a oggi, ma all’ex River Plate vanno concesse altre riprove e altre opportunità (non moltissime, siamo comunque a un terzo della stagione) impegnato com’è a inserirsi in un calcio differente da quello a cui era abituato in Argentina, mentre l’ex Spezia è chiamato a “reagire” nel minor tempo possibile: se la Fiorentina ha fatto decisamente bene in ambito realizzativo grazie alla “cooperativa del gol” (sono 15 i marcatori differenti per i 33 gol all’attivo, di cui uno è un’autorete), con l’eventuale affermazione di Beltran e Nzola gli orizzonti si potrebbero allargare a dismisura. Italiano al Viola Park sperimenterà anche soluzioni offensive diverse che prevedano l’impiego contemporaneo di tutti e due.

Maxime Lopez e gli esterni d’attacco (Ikoné, Kouamé, Brekalo e Sottil) sono altri elementi d’intervento da parte del tecnico siciliano, da un lato per garantirsi non solo un’alternativa ad Arthur sfruttando le qualità del francese ex Marsiglia che sono di primo livello e dall’altro per cercare di aumentare l’incisività offensiva con quei calciatori che nel suo modo di giocare rappresentano punti d’appoggio fondamentali per i risultati. Forse imprescindibili e lo stesso Italiano lo rimarca ogni volta che può e sicuramente ogni volta che viene a mancare in concretezza l’apporto degli esterni. Infine, le prove al Viola Park coinvolgeranno anche la fase difensiva, sempre nell’intento di migliorare i numeri che riguardano le reti al passivo, come richiedono le 5 partite su 18 complessive disputate (due però contro il modesto Cukaricki) in cui la Fiorentina è riuscita a mantenere inviolata la propria porta, a discapito questo di qualche punto in più in classifica sia in Serie A che in Conference League. Tutto ciò, se realizzato, avrà un unico traguardo che si chiama sogni di gloria. Anzi, gloria e basta: i sogni si avvererebbero.
 

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