Firenze è in ansia per Nico, la botta di Genk fa male
L’argentino avverte ancora dolore: oggi gli accertamenti
FIRENZE. Domani contro l’Udinese la Fiorentina dovrà fare a meno del suo capocannoniere: Nico Gonzalez (quasi) sicuramente salterà la trasferta in Friuli per l’infortunio rimediato giovedì alla fine del primo tempo della sfida di Conference League in casa del Genk. L’attaccante argentino è apparso sorridente quando ieri a metà pomeriggio è arrivato al Viola Park insieme ai compagni, dopo il rientro a Firenze alle 2 di notte dal Belgio, ma il dolore fra addome e anca – «Un dolore atroce» ha raccontato preoccupato Vincenzo Italiano al termine della partita – è ancora piuttosto forte. Di qui la decisione di rinviare di 24 ore, quindi alla giornata odierna, lo svolgimento di tutti gli accertamenti necessari in modo da fare chiarezza sull’entità dell’infortunio. La speranza da parte del tecnico e di tutto il clan viola è che non si tratti di qualcosa di serio, ma sia un problema superabile in breve tempo.
«Nico è un giocatore troppo importante per noi, non averlo sarebbe una grave perdita» ha dichiarato ancora Italiano memore di quanto sia mancato il giocatore nella prima parte della scorsa stagione, quando fu alle prese con diversi problemi fisici, il più grave dei quali lo costrinse a lasciare il ritiro della Nazionale in Qatar, dove poi la stessa Argentina sarebbe diventata campione del mondo.
Pure l’attuale stagione ha visto Gonzalez già protagonista, onorando subito la 10 che ha scelto di indossare a Firenze per la prima volta, d’altronde non è più un mistero quanto lui sia importante per la Fiorentina: sempre impiegato titolare da Italiano in queste prime 7 partite (gli altri punti fermi della squadra sono Milenkovic e Jack Bonaventura che ha saltato la trasferta di Genk solo perché acciaccato per una botta al costato durante la gara con l’Atalanta) e soprattutto al momento capocannoniere dei viola con 4 reti (più un assist), due realizzate in campionato contro Genoa e Lecce, e altrettante nei playoff di Conference contro il Rapid Vienna, risultate decisive per accedere ai gironi della competizione.
Con le sue capacità realizzative – a fronte dei due centravanti ancora a digiuno – con la sua corsa e la sua classe il nazionale albiceleste è il giocatore più rappresentativo del gruppo. Considerando poi che ha 25 anni ha ancora ampi margini di miglioramento. Per questo Commisso nell’ultimo mercato ha rifiutato 43 milioni offerti dal Brentford: Nico è al centro del progetto viola, domani però la Fiorentina dovrà fare di tutto per non rimpiangerlo troppo.
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