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L'analisi

Il doppio tesoro della Conference: trofeo e denaro per la Fiorentina

di Brunella Ciullini
Il doppio tesoro della Conference: trofeo e denaro per la Fiorentina

Venti i milioni incassati la passata edizione

31 luglio 2023
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FIRENZE. Non è un mistero come calcare il palcoscenico internazionale regali una serie di benefit preziosissimi per la crescita di un club: tanti impegni possono condizionare il rendimento in campionato ma chi affronta una competizione europea cerca sempre di farlo nel migliore dei modi proprio perché regala visibilità, prestigio e introiti. Vero che quelli che provengono dalla Conference League, terza competizione continentale, non sono paragonabili a quelli fastosi che elargisce la Champions e neppure possono essere confrontabili con quelli derivanti dall’Europa League. In ogni caso la partecipazione anche alla Conference può fruttare un bel gruzzoletto, specialmente se una squadra riesce ad andare avanti il più possibile e magari approdare in finale e vincerla.
La Fiorentina nell’ultima edizione ci è andata vicinissimo, con una cavalcata durata 15 partite (10 successi, un pareggio e 4 sconfitte, 37 gol realizzati e 18 subiti) iniziata il 24 agosto 2022 con il play off d’andata contro gli olandesi del Twente (2-1 al Franchi) e conclusa al 7 giugno 2023, giorno della finalissima a Praga persa 2-1 contro il West Ham (fatale il gol di Bowen al 90’) è riuscita a portare nelle casse una cifra intorno ai 20 milioni di euro di cui poco meno di 2 dal botteghino. Ripetiamo, non sono numeri da Champions ma si tratta pur sempre di introiti utili per una società, quale quella di Rocco Commisso, che non riesce ancora a fatturare grossi incassi anche se gli oltre 20mila abbonamenti sottoscritti l’anno scorso hanno fruttato 5 milioni e 300mila euro.
Proprio per questo motivo, dopo l’atteso verdetto della Uefa che venerdì scorso ha escluso la Juventus per un anno dalle competizioni europee per violazione dei paletti del fair play finanziario, Vincenzo Italiano e il suo gruppo faranno di tutto per superare di nuovo, come un anno fa, i play off in calendario il 24 e il 31 agosto (per conoscere l’avversaria occorrerà attendere il 7 agosto quando si svolgeranno i sorteggi). Nelle entrate derivanti dalla partecipazione alla Conference vanno considerati vari aspetti, dai diritti tv al market pool fino ai possibili bonus provenienti da ulteriori prestazioni. Basti pensare che l’approdo in finale è valso al club viola 3 milioni, che sarebbero diventati 5 (con l’aggiunta di un bonus di 2) se avesse conquistato il trofeo. Prima della grande sfida del 7 giugno persa fra mille rimpianti (a Firenze un trofeo europeo manca dal 1961), la Fiorentina aveva incassato poco meno di 3 milioni per essersi qualificata alla fase a gironi dove, per ogni partita disputata, l’Uefa ha assegnato premi in base ai risultati: 500mila euro per ogni vittoria e 166mila per ogni pareggio. Il superamento degli spareggi con i portoghesi del Braga ha fruttato poi altri 300mila euro cui si sono successivamente sommati i 600mila derivanti dall’accesso agli ottavi contro i turchi del Sivasspor, quindi un milione è arrivato dal raggiungimento dei quarti contro i polacchi del Lech Poznan e infine altri 2 dalla semifinale conquistata con il Basilea. Ecco poi i dati degli incassi provenienti dal botteghino del Franchi in occasione delle partite interne di Conference ad eliminazione diretta: 278.610 euro contro il Braga, 319.031 contro il Sivasspor, 344.153 contro il Lech Poznan (sommando i 13.110 biglietti venduti e i 10mila abbonamenti per due gare), 890.909 euro (al netto di 34.276 spettatori) per la semifinale d’andata con il Basilea.
Dal canto suo la Uefa ha previsto per la fase finale del torneo una cifra intorno ai 250 milioni di euro complessivi: le entrate nette disponibili per i club partecipanti verranno suddivise così: 40% destinato alle quote di partenza, 40% agli importi fissi relativi alle prestazioni, 10% assegnato sulla base delle classifiche dei coefficienti di rendimento decennali e il restante 10% riguarderà le quote variabili legate al market pool. Non c’è solo il prestigio di riportare un trofeo internazionale a Firenze: la Conference vale molto di più. 
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