Il Tirreno

FIRENZE. La Fiorentina continua a precipitare. A Losanna – in Conference League, nella serata di giovedì 18 dicembre – è arrivata la dodicesima sconfitta stagionale su 23 gare, segnale di una squadra incapace di reagire. Oltre mille tifosi presenti in Svizzera hanno manifestato la loro rabbia con cori, fischi e fumogeni. Nei primi minuti è comparso un doppio striscione eloquente: «Questa città merita rispetto, onorate quel giglio cucito sul petto!».

Prestazione disastrosa: le parole di Vanoli

Contro un avversario modesto, la squadra di Vanoli non ha mai tirato in porta. Una prova definita «orribile» dallo stesso allenatore, che si è assunto la responsabilità e ha annunciato cambi radicali in vista della delicata sfida contro l’Udinese, domenica 21 dicembre al Franchi.

La protesta della Curva Fiesole

La Curva Fiesole ha diffuso un comunicato durissimo: per i primi 20 minuti contro l’Udinese resterà vuota, invitando tutto lo stadio a fare lo stesso. Un gesto simbolico di silenzio e assenza per denunciare lo “scempio” di squadra e società, accusate di calpestare la storia viola. Questo quanto comunicato in una nota – con tanto di volantino – diffusa nella mattina di venerdì 19 dicembre.

Il caso della fascia di capitano

La serata svizzera è stata segnata anche dal cosiddetto “fascia gate”. Mandragora è stato accusato di aver gettato la fascia di capitano, ma ha chiarito subito: la stava passando a Pablo Marí, è caduta e Viti l’ha raccolta. «Non l’avrei mai gettata, conosco bene il valore di quel simbolo», ha ribadito.

Ritiro a oltranza e obiettivi futuri

La squadra è rientrata al Viola Park e resterà in ritiro fino alla prima vittoria in campionato. Vanoli spera di recuperare gli infortunati Gosens e Fazzini. Intanto la coppa europea è rinviata a febbraio, quando la Fiorentina affronterà Jagellonia Bialystok o Omonia Nicosia. Ora, però, l’unico pensiero è il campionato e la sfida con l’Udinese, che si giocherà in un clima surreale.