Fiorentina in crisi: incontri segreti, silenzio stampa e l’idea di un colpo di scena – Cosa sta succedendo
Il ko col Verona fa sprofondare ancora di più il club nella crisi: si susseguono colloqui per capire come uscire da una situazione disastrosa
FIRENZE. Cielo plumbeo sopra Firenze. E non per il maltempo. Il Franchi ha vissuto un pomeriggio teso e surreale, domenica 14 dicembre: la Fiorentina, raggiunta e poi piegata nel recupero dal Verona, scivola ancora più lontano dalla zona salvezza e sprofonda in una crisi che sembra senza appigli. Il sostegno della curva non è bastato, e il post-partita ha certificato la rottura: squadra subito in ritiro a tempo indeterminato, silenzio stampa fino alla vigilia di Conference League e riflessioni forti sul futuro dell’allenatore.
Così fa male
La partita si è aperta con un primo tempo opaco, chiuso in svantaggio, e si è accesa nella ripresa grazie alla spinta del Franchi. Il pareggio è arrivato su un autogol di Nunez, episodio che sembrava poter girare l’inerzia. Ma dopo un paio di tentativi, la squadra si è nuovamente sciolta e nel recupero Bernede e Orban hanno firmato il gol partita per il Verona, lasciando la difesa immobile e il pubblico ammutolito. Pesano le prestazioni deludenti dei reparti e dei singoli viola. De Gea attraversa un momento nero e le responsabilità si sommano da settimane; il reparto arretrato statico nelle fasi chiave. In attacco Kean spreca e l’efficacia sotto porta resta un problema. L’atteggiamento in campo è stato positivo nell’avvio di secondo tempo, ma insufficiente nel complesso. All’atto pratico, il bilancio è severo: quasi nulla da salvare, se non l’energia iniziale con cui la squadra ha provato a rientrare.
Tifosi, frattura e ritiro immediato
Dopo il gol decisivo del Verona, la Curva Fiesole si è svuotata in pochi istanti. L’ipotesi di un confronto all’esterno dello stadio è rientrata: i giocatori sono stati trasferiti al Viola Park con van dai vetri oscurati, scortati dalle forze dell’ordine. La società ha deciso il ritiro a tempo indeterminato, con l’obiettivo di compattare il gruppo e alzare l’attenzione in vista dei prossimi impegni.
Conference League e obblighi di comunicazione
Mercoledì 17 dicembre la Fiorentina partirà per Losanna: giovedì 18 dicembre l’ultima gara della League Phase di Conference League, competizione ancora aperta e verosimilmente destinata a restare tale anche con un eventuale passo falso. Il silenzio stampa verrà interrotto per l’incontro obbligatorio con i giornalisti alla vigilia del match: non presentarsi comporterebbe una sanzione economica molto pesante.
Vanoli, la panchina trema
Il tecnico è nel mirino: non si vedono benefici tangibili e la scelta di non abbandonare l’impianto tattico finora utilizzato pesa nelle valutazioni. Un segnale c’era stato contro la Dinamo Kiev, quando nella ripresa era spuntato il 4-2-3-1, messo invece da parte col Verona. Nel frattempo i vertici si confrontano senza sosta: riunioni al Viola Park con Ferrari, Goretti e il CEO Stephan, e futuro dell’allenatore al vaglio. Galloppa non è stato allertato, ma circolano già diversi nomi, da Ballardini (presente domenica 14 dicembre al Franchi) a Iachini. Il quadro è compromesso: otto punti di distanza dalla salvezza e una squadra fragile nelle fasi decisive. Servono scelte lucide, sul campo e fuori, per restituire identità, intensità e pragmatismo. La Conference può offrire una boccata d’ossigeno, ma la priorità è riallineare il progetto tecnico e ritrovare solidità mentale prima che la stagione sfugga definitivamente di mano.
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