Il Tirreno

Firenze

Il lutto

È morto Francesco Recami, lo scrittore toscano che ha trasformato il giallo in un ritratto dell’Italia di oggi

È morto Francesco Recami, lo scrittore toscano che ha trasformato il giallo in un ritratto dell’Italia di oggi

L’autore de La casa di ringhiera e L’errore di Platini si è spento a 69 anni. Dalla passione per la montagna ai successi con Sellerio: il ricordo di uno scrittore unico nel suo genere

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FIRENZE. È scomparso oggi, a 69 anni, Francesco Recami, uno degli autori più originali e amati della narrativa italiana contemporanea. Nato a Firenze, la sua città del cuore, Recami aveva cominciato scrivendo testi divulgativi e guide di montagna, prima di buttarsi nel mondo dei romanzi. I suoi primi lavori, Assassinio nel paleolitico (1996) e Trappola nella neve (2001), erano pensati per i ragazzi, ma bastò poco perché il suo talento conquistasse anche i lettori adulti.

Il successo nel 2006

Il vero salto arrivò nel 2006 con L’errore di Platini, pubblicato da Sellerio: un esordio nella narrativa per adulti che lo portò subito al successo. Da lì in poi, Recami non si è più fermato. Autore dalla scrittura ironica, colta e con venatura di politicamente scorretto, sapeva raccontare storie e personaggi con una leggerezza che solo i grandi scrittori possiedono.

Con Il correttore di bozze (2007) e Il superstizioso (2008) consolidò la sua fama, arrivando anche tra i finalisti del Premio Campiello. Poi il riconoscimento come Scrittore Toscano dell’Anno nel 2009 grazie a Il ragazzo che leggeva Maigret, e la candidatura al Premio Strega nel 2010 con Prenditi cura di me.

I gialli della Casa di Ringhiera

Negli anni successivi costruì un piccolo universo narrativo tutto suo, con La casa di ringhiera (2011) e i romanzi che seguirono: Gli scheletri nell’armadio, Il segreto di Angela, Il caso Kakoiannis-Sforza e L’uomo con la valigia. Nel 2015 arrivò anche il Premio Chiara per la raccolta Piccola enciclopedia delle ossessioni.

Recami era un autore verace, curioso, sempre pronto a osservare il mondo con ironia e lucidità. Un fiorentino autentico, nel modo di pensare e di scrivere. Oggi la letteratura italiana perde una voce unica, capace di unire eleganza, umorismo e uno sguardo tagliente sulla realtà.

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