A Firenze arriva Ciurnelli, il manager chiamato a sbloccare il traffico: «Userò l’IA»
Nominato il super consulente della mobilità. Lavorava già a Bolzano. Promette lavoro di squadra e di utilizzare anche l’intelligenza artificiale. E il 17 settembre un convegno
FIRENZE Un piano di mobilità per Firenze aperto alla partecipazione: è questo lo stile di lavoro indicato dal nuovo consulente per la mobilità Stefano Ciurnelli, ingegnere specializzato in trasporti con una trentennale esperienza nella pianificazione della mobilità per amministrazioni di tutto il paese. L’incarico, della durata di un anno, è stato assegnato dal Comune alla società TPS Pro di cui Ciurnelli è socio fondatore e membro del team direzionale. Dopo anni a Bolzano, sbarca anche a Firenze.
«Non sarò da solo - spiega Ciurnelli - ciò non significa scaricare le responsabilità, ma che con il Comune il progetto generale del traffico deve essere improntato ad una grande partecipazione. Quindi parlerei di "noi", sia per l’equipe interna all’amministrazione, a cui spero di offrire le mie competenze per arricchire il lavoro, sia per un coinvolgimento di cui dovremo stabilire le modalità con un contributo ad ampio spettro. Nessuna imposizione, ma ascolto».
E il primo passo, dice il consulente «sarà di conoscere e riconoscere la città. Mi piace sporcarmi le suole delle scarpe». Il nuovo super manager del traffico conosce già Firenze poiché prima del Covid ha coordinato i lavori del Pums, anche se, dice, «le mie frequentazioni fiorentine con il Covid si sono rallentate, il volto e la concezione della mobilità da parte dei cittadini è cambiata molto». Il grande cambiamento degli ultimi anni è l’inferno quotidiano vissuto da chi si deve spostare da una parte all’altra della città cercando di evitare i numerosi cantieri, ma su questo Ciurnelli ha una teoria.
«Questi cantieri consegneranno alla città un progetto ambizioso complesso e completo di servizi alla mobilità, mi riferisco all’ulteriore estensione della rete tramviaria, alla circondaria e alla stazione del trasporto pubblico locale ferroviario che insisterà nello stesso punto dove sotto c’è la nuova stazione dell’alta velocità. Sacrifici che dobbiamo lenire e arrivare al traguardo di una città la cui mobilità ha un volto europeo».
L’attenzione ad un sistema di mobilità compatibile con il rispetto ambientale e l’utilizzo di nuovi strumenti di lavoro come l’intelligenza artificiale. «Può aiutare nell’accelerare i processi conoscitivi, nell’approfondirli - dice Ciurnelli - affiancando tecniche consolidate e anche innovative. Firenze è una delle città con la migliore Smart City Control Room d’Italia e ho intenzione di valorizzare questo patrimonio. Dopo ci sono due dimensioni in cui l’IA può aiutare nell’immediato: migliorare la conoscenza e approfondirla in maniera rapida, la seconda dimensione è quella dell’infomobilità, usare l’IA per comprendere, attraverso tecniche particolari, combinando i dati, come i cittadini cercano di adattare il proprio comportamento alle scelte della mobilità, percorsi alternativi, uso dei mezzi pubblici o auto privati o delle due ruote dove ci sono cantieri prolungati. È una nuova frontiera, dovremo capire se e in che misura, potremo farlo».
Per la sindaca Sara Funaro la figura di Ciurnelli sarà «importante per garantire una visione strategica della mobilità cittadina». Mentre aggiunge l’assessore alla mobilità Andrea Giorgio che «da ora in poi grazie all’attività del consulente andremo avanti con una strategia di lungo periodo, attraverso il Piano generale del Traffico, ulteriore strumento di pianificazione della mobilità per guardare al futuro». Il primo impegno di Ciurnelli sarà ad un convegno sulla mobilità il 17 settembre