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Il lavoro sfruttato

Campi Bisenzio, barbieri con paghe da fame e orari stremanti: indagato un caporale

Campi Bisenzio, barbieri con paghe da fame e orari stremanti: indagato un caporale

Nei guai un marocchino, sfruttava cinque connazionali irregolari pagandoli dai 3 ai 5 euro l’ora per 10-12 ore al giorno senza giorni di risposo

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CAMPI BISENZIO (Firenze) Faceva la cresta sul lavoro dei connazionali che tagliavano capelli e barbe ai clienti. Il caporale dei barbieri era a Campi Bisenzio. Ne aveva messi al pezzo cinque in due negozi diversi, costretti a stare piantati alla poltrona, in piedi, con forbici e phon in mano per 10 o 12 ore al giorno, senza neppure un giorno di riposo. E li pagava una miseria: dai 3 ai 5 euro l’ora, quando il contratto di lavoro collettivo della categoria prevede almeno 8,75 euro. Altro che hair stylist. Per questo un uomo marocchino è indagato per sfruttamento e caporalato a Campi Bisenzio.

Sfruttava cinque connazionali in due negozi di parrucchiere per uomo a Campi Bisenzio (Firenze) con forme inique di sfruttamento e retribuzione. Lavoratori immigrati, con regolare permesso di soggiorno, percepivano un compenso orario dai 3 ai 5 euro l'ora, cioè sotto i minimali retributivi previsti dal Contratto Collettivo di categoria pari ad euro 8,75 l'ora. I carabinieri del nucleo presso l'Ispettorato del Lavoro hanno anche scoperto che veniva violato l'orario di lavoro, facendo effettuare dalle 10 alle 12 ore di lavoro giornaliero, e che non c'era riposo settimanale. Omessa, sempre secondo quanto verificato, ogni tipo di formazione in materia di sicurezza.

C'è un indagato, un marocchino titolare di due negozi di barbiere, a cui è stato notificato l'avviso di conclusione delle indagini per «intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro» (caporalato) e «violazioni varie in materia di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro».

L'indagine è stata fatta dal luglio 2024 al marzo 2025. I lavoratori sfruttati sono stranieri arrivati come clandestini in Italia e impiegati come parrucchieri/barbieri a Campi Bisenzio. Sono stati identificati cinque lavoratori sfruttati, tutti del Marocco; quattro di loro avevano la richiesta permesso di soggiorno per protezione internazionale. Tra gli aspetti emersi dalle indagini dell'Arma, riferisce la procura di Firenze, c'è che l'indagato aveva organizzato un consolidato sistema di impiego al lavoro di suoi connazionali privi di qualsiasi altro mezzo di sostentamento diverso dalla paga irrisoria che gli veniva data.

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