I sindaci meloniani “incoronano” Schmidt: «È giusto per Firenze». E Vivarelli Colonna: «Prego la Madonna per lui»
Coro unico a sostegno dello storico dell’arte come candidato sindaco della città per il centrodestra
FIRENZE. «Meglio di così è difficile. Da oggi in poi mi alzerò ogni mattina e durante le preghiere mattutine pregherò Dio affinché questo sogno si avveri, e quando andrò in chiesa accenderò anche un cero alla Madonna pregando affinché Schmidt sia il candidato del centrodestra e diventi il sindaco di una città che amo come Firenze, dove sono nato», promette con la consueta dose di sobrietà il sindaco civico di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, discendente della storica casata che proprio in città vanta l’omonimo palazzo in via Ghibellina oggi passato nella mani di un magnate di Taiwan. Ma non è l’unico a pensarla così. Il direttore della Galleria degli Uffizi, Eike Schmidt, «è una figura di altissimo livello» con «un curriculum brillante» e «risultati che parlano da soli» dotato di «una visione innovativa». Insomma, non ci sono dubbi: «È la persona adatta per essere il candidato del centrodestra a Firenze».
Non è un auspicio, ma una vera e proprio preghiera affinché la suggestione della candidatura si trasformi in realtà il coro lanciato dai sindaci della coalizione di centrodestra ieri riuniti alla kermesse meloniana "L’Italia vincente". Una squadra, ormai saldamente alla guida di 7 dei 10 capoluoghi provinciali oltre a numerosi altri municipi, che benedice in maniera trasversale, al di là delle diverse famiglie politiche, l’operazione nata con l’imprinting di FdI che punta a convincere il direttore Schmidt a correre per Palazzo Vecchio del 2024. «La figura sicuramente è di altissimo spessore, poi è lui che deve decidere il suo impegno politico. Nessuno può mettere in dubbio la figura di un direttore che ha portato le realtà che ha guidato ad alti livelli», spiega il sindaco leghista di Massa, Francesco Persiani secondo cui «potrebbe essere un ottimo sindaco».
Della stessa opinione anche il primo cittadino di Lucca, Mario Pardini: «Ho una grandissima opinione di lui per quello che ha fatto. Faccio un esempio: ha aperto la prima galleria di autoritratti di fumettisti agli Uffizi, questo fa capire la visione innovativa e l’apertura che ha questo uomo. Non ho il polso della situazione e non so se alla fine si realizzerà questa ipotesi, ma è una grandissima persona con idee innovative che secondo me sono caratteristiche fondamentali per essere un buon sindaco». Tanto più in una città come Firenze, sottolinea Vivarelli Colonna, «che ha come caratteristica di aprirsi al mondo, ecco, candidare un sindaco non italiano dà un ulteriore segnale di apertura verso un mondo globalizzato capace di accogliere tutti».
E se il sindaco FdI di Pistoia, Alessandro Tomasi, a braccetto con lui una settimana fa in città, non ha fatto mistero di gradire l’idea, anche il collega leghista di Pisa, Michele Conti, riconosce la qualità del profilo: «Dal mio punto di osservazione posso registrare unanime consenso sui risultati ottenuti dagli Uffizi negli ultimi anni, in termini di visitatori, nuovi allestimenti e politiche culturali. Sono successi conseguiti con la guida di Schmidt che ha dimostrato di saper ben dirigere uno dei musei più prestigiosi del mondo». Parole al miele riprese anche dal coordinatore regionale del Carroccio, Luca Baroncini, alla guida di Montecatini: «Schmidt ha un profilo di altissimo livello, è una figura di cultura autorevole ed è autorevole. Il giudizio sulla persona è quasi riduttivo, non tocca a me darlo, ma è senza dubbio di ammirazione. È una figura che stimo molto».
Per il sindaco forzista di Arezzo, Alessandro Ghinelli, «sono note le sue qualità, il suo valore e la sua raffinatezza. È la persona adatta per essere il candidato del centrodestra, ha numerosi punti di forza. Se questa sarà la scelta per me è assolutamente positiva». Un’ondata di feedback positivi che travolge anche le perplessità di militanti ed esponenti di centrodestra, in particolare sul profilo civico e sulla limitata competenza su temi cittadini extraculturali, dalle periferie alla sicurezza. «Io sono un civico e non posso che vederlo positivamente, ha il vantaggio della trasversalità. Chi ha una visione come quella mostrata dal direttore può affrontare qualsiasi sfida», chiarisce Pardini. «I sindaci ormai sono dei manager della città e come tali si dotano di una squadra e di assessori, uno delle cose più importanti è sapersi circondare di persone competenti con conoscenza del territorio. Schmidt è un grande manager e non ho dubbi avrà questa capacità», gli fa eco Vivarelli Colonna. «Penso siano giudizi frettolosi, quello che conta è la formazione, da dove si parte, e poi le capacità organizzative e di direzione che permettono di aggregare e guidare la città», analizza Persiani. «Firenze è una delle prime città in Italia per patrimonio culturale quindi il fatto che il sindaco sia un personaggio così è senza dubbio un’opportunità, non un limite», conclude Ghinelli. «Quindi in definitiva Schimdt è un’ottima scelta».Vivarelli Colonna alla fine aggiunge di pregare la Madonna anche per Elly Schlein: «Ho mandato le mie truppe a votarla alle primarie - gigioneggia - Finché c’è lei nel Pd noi vinciamo dappertutto».
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